“I recenti dati dell’Arpacal sullo stato di inquinamento dei 18 siti sequestrati nell’ambito dell’inchiesta Black Mountain ripropongono, amaramente, all’attenzione pubblica due questioni cruciali per il rispetto, la tutela e la salvaguardia del diritto alla salute ed al lavoro nel territorio crotonese – affermano in una nota Carmen Messinetti Segretaria Confederale Cgil Crotone e Franco Grillo Segretario Generale FP CGIL Crotone. Crotone è città inquinata e questo rimarca l’urgenza di procedere, senza tentennamenti, alla bonifica del territorio. Concetto ed obiettivo che la Cgil di Crotone ha ribadito con forza nel corso della Conferenza di Programma sul Piano del Lavoro, lo scorso febbraio. La gravità della questione ambientale, scientificamente comprovata, rende, inoltre, indispensabile che l’Arpacal, proprio per le sue funzioni tecniche di tutela, controllo e recupero dell’ambiente, mantenga la propria sede provinciale nella città di Crotone. Sconcerta, infatti, che nel processo di riorganizzazione e ridimensionamento istituzionale, si stia decidendo, probabilmente con valutazioni di stampo meramente economicistico, e senza il coinvolgimento delle OO.SS., di procedere allo smantellamento della sede provinciale Arpacal. Una decisione che, se resa operativa, penalizzerebbe ulteriormente il nostro territorio che, per caratteristiche e peculiarità sociali ed economiche, epidemiologiche e sanitarie, meriterebbe ben altra attenzione da parte delle istituzioni regionali e nazionali.
Per queste ragioni invitiamo tutti i soggetti istituzionali ad agire con vigore e responsabilità su due fronti, solo apparentemente scollegati: avvio della bonifica e difesa della sede Arpacal. Sul primo punto, per come più volte ribadito, è fondamentale istituire una task foce che comprenda e chiami a responsabilità anche il Ministero dell’Ambiente per mettere a cantiere, con certezza e pragmatismo, il processo di bonifica, definendo obiettivi temporali, ruoli e responsabilità, piani strategici di riuso, pianificando le risorse e verificando lo stato di avanzamento dei progetti e della spesa, garantendo un approccio integrato per la bonifica e la riqualificazione delle aree produttive dismesse. Sul secondo punto, richiediamo un deciso intervento di difesa, da parte delle istituzioni locali, della sede Arpacal di Crotone che possa ribaltare approcci e prospettive, candidando, ad esempio, la città di Crotone a diventare sede regionale dell’Agenzia, piuttosto che sede periferica in dismissione, proprio al fine di potenziarne le funzionalità in termini di monitoraggio e recupero dell’ambiente, congiuntamente al potenziamento degli uffici e delle strutture di prevenzione e controllo sanitario degli agenti inquinanti. Come Cgil e FP di Crotone, infatti, ribadiamo che è proprio sulla bonifica, sulla riqualificazione della città, del mare, dell’intero territorio che la società crotonese può e deve impostare una straordinaria occasione per il proprio rilancio produttivo, sociale ed occupazionale; che è proprio dall’impostazione di un’economia solidale e verde che è possibile recuperare una via d’uscita dall’attuale crisi devastante e strutturale. E’ tempo che noi tutti, forze sociali, Istituzionali, politiche, culturali ed ambientali che condividiamo questo orizzonte, immediatamente, ed anche attraverso la mobilitazione, agiamo per l’ottenimento di questi due obiettivi, a salvaguardia della salute pubblica e del lavoro. Per non decretare la morte di un territorio da troppo tempo in agonia”.