Si è tenuto oggi, presso l’Aula Magna dell’Università della Calabria, il convegno “Parliamo di mare: squali, tartarughe e balene”. I temi trattati dai relatori hanno riguardato i problemi legati alla conoscenza ed alla conservazione di tre gruppi di animali marini tra quelli maggiormente minacciati di estinzione, eppure fondamentali per la salute dei nostri mari. Particolarmente rilevante è stata la testimonianza del Prof. Leonard Compagno, d’origine cosentina, massimo esperto mondiale di squali (autore di oltre 600 pubblicazioni scientifiche), nonché consulente del film “lo Squalo” di Spielberg. Compagno, alle centinaia di studenti delle scuole superiori che hanno preso parte al convegno, ha illustrato i risultati scientifici di un interessante studio sul comportamento dello squalo bianco. Sono poi Intervenuti il dott. Pino Paolillo del WWF Calabria che s’è soffermato sulla presenza dei cetacei nei mari calabresi calabresi.
Mentre il prof. Toni Mingozzi del DiBEST dell’Unical ha relazionato sul progetto “TartaCare” che, ripreso nei giorni scorsi anche dalla stampa nazionale, ha portato all’attenzione generale il fatto che la più importante area di nidificazione della tartaruga marina in Italia si trovi proprio in Calabria, in un tratto della costa jonica reggina. Quest’area, infatti, è oggetto da circa dieci anni di un programma scientifico dell’UniCal che ha permesso la nascita di migliaia di questi animali a fortissimo rischio d’estinzione. Il convegno, organizzato dal DiBEST – Dipartimento di Biologia, Ecologia e Scienze della Terra – e dal Corso di Laurea in Scienze Naturali è stato introdotto dal prof. Sandro Tripepi, presidente del Corso di laurea in Scienze naturali che ha evidenziato le principali problematiche del’ecosistema marino calabrese indicando alcuni complessi interventi che potrebbero migliorare una situazione estremamente delicata. Ha portato i saluti del rettore, il prof. Gino Miriocle Crisci che è il direttore del DiBEST (Dipartimento di Ecologia, Biologia e scienze della terra).