Il nostro appello è alla politica che oggi più che mai sta chiedendo consensi ai cittadini, ai lavoratori e anche ai malati. L’oncologia non è un settore della sanità che va trascurato o che può essere messo in gioco per interessi di campanile. L’oncologia nel catanzarese da delle risposte di qualità in ogni luogo nel quale un medico, un professore e/o un infermiere di coscienza se ne sta occupando. L’intervento che ora chiediamo alla stampa di mettere in risalto nasce dall’esigenza di proseguire nel nostro impegno a favore di malati e cittadini. Da sempre siamo in prima fila nella difesa della nostra Sanità, sia per le capacità dei professionisti che in essa operano, che per le necessità dell’utenza calabrese. In questo momento, mentre i dipendenti della Fondazione Tommaso Campanella, sono ancora davanti alla Prefettura di Catanzaro per tenere vivo l’interessa sulle sorti del Polo oncologico, ci sentiamo a disagio nel dover leggere che s’interviene contro questa struttura. Rispettando profondamente le competenze del dottor Puzzonia, segretario regionale del sindacato medici, riteniamo che la situazione del malato, del cittadino e dei lavoratori superi i confronti tra ospedali “figli della stessa Madre”, cioè la sanità calabrese. Ben si conosco le qualità del Ciaccio, ma altrettanto bene si è al corrente del lavoro svolto in questi anni dal Polo oncologico di Geramaeto, che è di tutto riguardo e che riesce a soddisfare un’utenza che supera i confini della provincia catanzarese.
E’ il momento di operare insieme per dare risposte adeguate ai malati, alle loro famiglie e senza dimenticare quanti lavorano in questa struttura che se pur ha avuto delle difficoltà amministrative ha sempre garantito professionalità nel servizio fornito. Inoltre, non si può penalizzare la ricerca che con enorme sacrificio continua dare risposte per una sanità moderna che dal laboratorio passa al letto del malato evitando tanti viaggi della speranza. In questa occasione non si tratta di aprire diatribe tra due ospedali catanzaresi ma di unire le forze per dare sempre il meglio a chi ha bisogno. Perché scaricare le responsabilità politiche del passato addosso a chi oggi ha tanto bisogno, che sia un malato o un lavoratore. Il dottor Puzzonia comprenderà quanto stiamo facendo per rispettare la volontà di coloro che ci scrivono a favore della Fondazione mettendo in risalto le qualità della struttura, lui sa bene che i malati e le loro famiglie mettono spesso in evidenza il servizio che ricevono, è successo anche per il Ciaccio ed è doveroso per chi opera nel volontariato, come noi, dare spazio alle aspettative dei malati-Cittadini. Pertanto l’appello alla politica è quello di non fare orecchie da mercante e di pensare che un Piano di Rientro non può penalizzare il malato e i lavoratori in nessun caso, anzi pur se con difficoltà, deve garantire risposte di qualità e per tutti.
Tribunale per la tutela del Cittadino, Malato
A.GE.V. – MCL