Nella nottata del tra il 5 e il 6 febbraio i carabinieri di Corigliano sono intervenuti a seguito di una chiamata al 112, poco dopo riuscivano a bloccare e identificare Andronic Catalin Ionut, nato a Suceava (Romania) il 3 gennaio 1994, ivi residente, domiciliato in Acri, celibe, nullafacente, il quale unitamente ad altri due complici si era introdotto, previa effrazione della porta d’ingresso, verosimilmente nel tentativo di perpetrare un furto, all’interno dell’abitazione di proprieta’ di un bracciante agricolo 43enne del luogo, con il quale aveva avuto una violenta colluttazione nel tentativo di guadagnarsi la fuga. La vittima, soccorsa e condotta presso il locale ospedale, riportava 10 (dieci) giorni di prognosi. I restanti due malviventi, che erano riusciti a far perdere le proprie tracce dileguandosi a bordo di un’autovettura contestualmente all’arrivo di carabinieri intervenuti, venivano rintracciati nel pomeriggio del 6 febbraio in Acri, a seguito di un incessante attivita’ di ricerca, condotta con il supporto di militari della compagnia di Rende, e successivamente identificati in: L. D. M., 35enne polacco, domiciliato ad Acri, celibe, nullafacente; C. F., 22enne di Corigliano Calabro, residente ad Acri, celibe, nullafacente. Espletate le formalita’ di rito Andronic Catalin Ionut veniva tradotto presso casa di reclusione di Rossano, mentre i restanti due fermati venivano rimessi in liberta’ ai sensi dell’art. 121 disp. Att. C.p.p. su disposizione A.G.. Tutti dovranno rispondere a vario titolo dei reati di tentato furto aggravato e lesioni.