Il Presidente Scopelliti ha inviato nei giorni scorsi una lettera rispettivamente a Fabrizio Barca ( Ministro per la coesione territoriale) e Lorenzo Ornaghi (Ministro per i Beni e le Attività Culturali) e all’amministratore unico di Anas Spa Pietro Ciucci per informarli sulla grave situazione in cui versa il sito archeologico di Sibari dopo la forte alluvione dello scorso 18 gennaio e per “valutare la possibilità di procedere, in tempi ragionevolmente contenuti, alla realizzazione delle necessarie opere per mettere al riparo da eventuali ulteriori precipitazioni atmosferiche, le aree e i territori già fortemente compromessi. “Lo scorso venerdì 18 gennaio – ha scritto il Presidente Scoeplliti -, una forte alluvione che ha interessato il Nord della Calabria, ha causato tra gli altri, ingenti danni all’area archeologica di Sibari. Infatti ben 20 mila metri cubi d’acqua hanno coperto interamente il parco archeologico, causando danni al momento non calcolabili ma sicuramente ingentissimi. Il pregio storico – artistico del parco archeologico di Sibari è di valore inestimabile, considerato che il sito ospita reperti archeologici risalenti al 720 a.C, riferibili alle citta’ di Sybaris, Thurii e Copia. Le chiedo, pertanto, – ha concluso Scopelliti – di voler valutare la possibilità di procedere, in tempi ragionevolmente contenuti, alla realizzazione delle necessarie opere per mettere al riparo da eventuali ulteriori precipitazioni atmosferiche, le aree e i territori già fortemente compromessi”.