“Nella mia qualità di Presidente Regionale dell’ANPAS (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze), a nome di tutte le associazioni di volontariato, sento doveroso l’obbligo di ringraziare l’attuale Governo regionale per la particolare sensibilità dimostrata nei confronti del Terzo Settore, sia per la nuova Legge Regionale sul Volontariato sia per la recente attivazione della Consulta Regionale del Volontariato, nella quale il sottoscritto è stato eletto – afferma in una nota Aurelio Scrivano, Presidente ANPAS Calabria. Il mio riconoscimento pubblico lo rivolgo anche a seguito dell‘esonero del pagamento del bollo per tutte le autovetture utilizzate esclusivamente per servizi sociali. Un ringraziamento particolare, inoltre, lo rivolgo al Direttore Generale dell’ASP di Cosenza, Gianfranco Scarpelli, e al Direttore del Servizio 118 di Cosenza, Riccardo Borselli, per aver stipulato una convenzione tra molte associazioni di volontariato ed il 118. Con l’attivazione di questa iniziativa, si dimostra a quelle tante regioni d’Italia apparentemente più virtuose che anche in Calabria tali abilità sono possibili e che il mondo del volontariato dev’essere considerata una grande risorsa da valorizzare a beneficio della comunità.
Senza parlare dei vantaggi che tali iniziative rappresentano per le casse di un’Azienda Sanitaria, che può utilizzare l’opera dei volontari non solo nelle emergenze ma, soprattutto, consentendo alle associazioni che si occupano dei malati e dei bisognosi di cure di divenire dei veri protagonisti a supporto delle istituzioni, così come è insito nella missione del volontariato. Mi auguro che tale atto deliberativo venga utilizzato presto come linea guida dalla Regione Calabria e che venga adottato in tutte le ASP della Calabria, privilegiando le reti di volontariato, come già richiesto altre volte in passato. Le associazioni di volontariato sono in grado di contribuire all’organizzazione di tutti quei servizi che sono di loro competenza, utilizzando le strutture e gli spazi messi eventualmente a disposizione dalle Aziende Sanitarie, percependo solo un rimborso spese. Questo eliminerebbe, inoltre, il cattivo costume di vedere per le corsie dei reparti persone che, indossando impropriamente una divisa, si aggirano affannosamente alla ricerca del paziente di turno, aggiungendo sofferenze economiche alle già presenti sofferenze fisiche”.