“Una giovane cosentina, Aurelia Lupi, insieme alla sua equipe, si è resa protagonista di una delle più importanti scoperte archeologiche degli ultimi tempi: aver riportato alla luce le sette sculture raffiguranti il mito di Niobe, uno dei passi più celebri della “Metamorfosi” di Ovidio, rappresenta un fatto di estrema rilevanza destinato a segnare la storia dei giorni nostri”. E’ quanto afferma il Presidente della Fondazione Calabresi nel Mondo On. Giuseppe Galati alla notizia del ritrovamento a Ciampino della Villa di Messalla. “Sotto la direzione scientifica di Alessandro Betori, della Soprintendenza dei beni archeologici della Regione Lazio, la giovane calabrese e la sua equipe pongono ancora una volta l’attenzione – aggiunge il Presidente della Fondazione Calabresi nel Mondo – sull’immenso patrimonio artistico culturale del nostro Paese e sulla necessità di investire maggiormente su questa risorsa nel prossimo futuro”.