“È doveroso da parte mia segnalare che i disagi riscontrati dalla Regione nell’erogazione della quota sociale per le strutture socio-sanitarie calabresi convenzionate col sistema regionale sono frutto delle disposizioni contenute all’articolo 32 della legge regionale numero 8 del 26 febbraio 2010”. Così il consigliere regionale Salvatore Pacenza (Pdl) sulla polemica sollevata da alcuni esponenti del Partito democratico. “Tale articolo – prosegue l’onorevole Pacenza – in buona sostanza assegna gli oneri per le prestazioni erogate da dette strutture al Fondo sanitario regionale. Il problema è sorto allorquando la legge è stata impugnata dalla Corte che ha di fatto riassegnato una compartecipazione finanziaria al Fondo sociale, mandando così in corto circuito quella che era stata la precedente programmazione della Regione. L’attuale Amministrazione, però, sta cercando di rimettere a posto le cose. In virtù di queste considerazioni siamo vicini e stiamo seguendo da tempo i disagi e le difficoltà affrontate in questi mesi dalle strutture socio-sanitarie. Nessuno vuole tacere su quello che è il ritardo nell’erogazione della quota sociale ad esse destinate.
La polemica – puntualizza Pacenza – insorge allorquando si è accusati di disattendere le problematiche di un intero settore ed essere perciò distanti da quelle istanze per convenienza. No, questo non lo si può accettare per chi la politica la vive come spirito di servizio e giammai come professione (il sottoscritto è medico-diabetologo in aspettativa presso l’Asp di Crotone). Questa è una Regione che è costretta ad affrontare emergenze quotidiane in ogni campo e a cui è praticamente impedito di dormire sonni tranquilli su qualsiasi tipo di programmazione avviata. Ma non per questo gli esponenti del centrodestra sono distanti o evadono quelle che sono le richieste di confronto da parte dei cosiddetti portatori d’interesse della società civile. Davanti a difficoltà oggettive, però, che richiedono tempi e passaggi burocratico-istituzionali inaggirabili per un’Amministrazione pubblica occorre serbare un certo rigore politico nelle dichiarazioni quotidiane. Detto questo – conclude l’onorevole Pacenza – per quanto mi riguarda sono sempre disponibile ad un confronto pubblico con i rappresentanti delle strutture socio-sanitarie, in modo da non cadere in ulteriori e sterili polemiche che non giovano a nessuno”.