Un presepe particolare, quello che in questi giorni tutti possono vedere nella Parrocchia Santa Croce. Realizzato dalla comunità dei Padri Minimi con l’aiuto di giovani ed adulti s’incentra sulla Parola di Dio: è il Prologo del Vangelo Giovanni (1,11-14). Richiamando la venuta storica della Luce vera, si annuncia la verità: E’ questa che illumina ogni uomo. Quindi su una grotta al cui interno appare una tavola imbandita, richiamo dell’umano convivere, si legge :“Venne fra la sua gente, ma i suoi non l’hanno accolto”. Quel rifiuto è lezione per l’umanità: dramma e lotta continuano nel tempo. E’ tanto grande l’uomo nella sua libertà, che può rifiutare la Luce, la Verità, l’Amore. Al centro una tenda con la natività: è qui che si realizza, nel silenzio, nella notte, nel deserto il Vangelo, la bella e sconvolgente notizia: “E il Verbo si fece carne e venne ad abitare in mezzo a noi; e noi vedemmo la sua gloria” Da quel momento, però, tutto è cambiato e cambia: “A quanti però l’hanno accolto, ha dato potere di diventare figli di Dio: a quelli che credono nel suo nome”. Insieme ad Abramo ed Isacco, padri nella fede di molte genti, vi sono i ragazzi dei nostri giorni, i nostri figli. Ripresi in gruppo, essi sono inseriti nel cielo stellato del Natale a ricordare a tutti noi il grande potere che Dio ci ha dato: essere suoi figli. In quella tenda è la speranza: Gesù, il Signore.