L’annunciata conferenza stampa prevista per giovedì 20, al termine dell’incontro fra i primi cittadini del territorio, invitati dal Sindaco Giuseppe Antoniotti, per confrontarsi sull’insostenibile e condivisa emergenza rifiuti, non si è potuta tenere solo ed esclusivamente per l’oggettivo protrarsi del confronto tra i 16 amministratori intervenuti (e non 9 come erroneamente riportato da un quotidiano!).Di questa impossibilità oggettiva ed evidente, non ricercata da nessuno ma causata dall’allungamento oltre gli orari previsti del dibattito sulle soluzioni da richiedere al Commissario per l’emergenza rifiuti, i responsabili della comunicazione istituzionale del Comune di Rossano, interpellati in merito, hanno espressamente informato gli operatori della stampa entrati all’interno della Delegazione Comunale con la legittima intenzione di sincerarsi sul da farsi. Gli stessi operatori presenti, ai quali questa motivazione è stata dunque chiaramente spiegata (seppur nessun cenno di ciò viene fatto nei resoconti giornalistici di stamani), hanno potuto constatare direttamente lo svolgimento in corso (alle 20.30h passate!) del confronto tra sindaci sulla stesura del documento finale da consegnare alla stampa ed al pubblico, così come poi è regolarmente avvenuto. – Non vi è stato pertanto alcun annullamento discrezionale o addirittura ammantato da misteriosi motivi, come si vorrebbe rappresentare in qualche parziale resoconto a firma di qualche cronista, presente all’incontro e puntualmente informato (a sua richiesta) della dilazione che ha visto impegnati direttamente i sindaci, non altri. Purtroppo, nel constatare l’incomprensibile tentativo di insinuare dubbi e malafede in comportamenti dimostratisi al contrario trasparenti e corretti da parte di tutti, si coglie l’occasione per ribadire che la democrazia è anzi tutto rispetto delle regole, senza alcuna retorica (del resto, quanti sono abituati ad auto-invitarsi, comitati e presidianti inclusi, dovrebbero mettere in conto di poter rimanere fuori dal consesso al quale non sono stati appunto invitati da nessuno, senza alcuna sorpresa, senza biasimo, senza vittimismo e senza prepotenza).
Si continua a non capire dove sia lo scandalo poi, nel fatto che risultino semplicemente regolamentate delle riunioni tra amministratori, su questioni diverse, senza la partecipazione di operatori della stampa o del pubblico ai quali, terminata la riunione, debbono certamente esser forniti, come avviene sempre ed ovunque, i necessari resoconti. Si ha troppo spesso l’inclinazione a confondere qualsiasi riunione che coinvolga le istituzioni pubbliche con un’assemblea all’aperto in cui ognuno, a qualsiasi titolo e per qualsiasi motivo, debba autoinvitarsi ed intervenire. Non è certo così che funziona le democrazia rappresentativa. Ed è solo sui sindaci, in prima linea ogni giorno, che incombe e pesa, di fatto e di diritto, la responsabilità diretta e la preoccupazione di tutelare la salute dell’ambiente e dei cittadini. Senza proclami, parole, strumentalizzazioni e picchetti, di cui altri si confermano, invece, campioni. Maggiore equilibrio e serenità, sia nel rivendicare le proprie ragioni nel rispetto delle leggi e delle regole democratiche, sia anche nell’esercitare il ruolo di giornalista non farebbe male a nessuno ed anzi contribuirebbe a dissipare un pesante ed incomprensibile clima di sospetto su qualsiasi iniziativa di carattere istituzionale, soprattutto se finalizzata, come la riunione di ieri sera (certamente più partecipata di altre), a governare insieme e con responsabilità l’ennesima grave emergenza che attanaglia le popolazioni della Sibaritide.