Cittadinanzattiva-Tribunale per i Diritti del Malato, con grande disappunto, è venuta a conoscenza degli ulteriori tagli che si vogliono attuare in una struttura d’eccellenza qual è l’Istituto S.Anna di Crotone, ove vengono curati pazienti in stato vegetativo e gravi cerebrolesi, parte dei quali accolti successivamente il regime di lungodegenza presso la struttura di Poggio Pudano creata appositamente per questi malati. I familiari, già provati dal dolore di assistere un loro caro privo delle più elementari abilità di relazione e di autosufficienza, sono stati informati che, molto probabilmente, la struttura che assiste in modo egregio i loro cari, rischia di chiudere con le conseguenti dimissioni di tutti i pazienti sino ad ora curati nel migliore dei modi. Cittadinanzattiva-TDM chiede quali siano i motivi per cui la Regione Calabria, ancora una volta, ha deciso di penalizzare in modo così grave, una struttura come l’Istituto S. Anna, punto di riferimento per tanti malati che provengono anche da altre regioni con una ricaduta economica certamente da non sottovalutare. Leggiamo, con questo ulteriore atto, la volontà di depotenziare gravemente la Sanità Crotonese e di eliminare le “eccellenze” presenti sul territorio. Se dovesse chiudere tale struttura, Cittadinanzattiva-TDM chiede ai responsabili istituzionali ove intendano “ dirottare “ gli attuali pazienti che sono nelle condizioni di non poter essere curati né in casa né in strutture non adeguate. Cittadinanzattiva-TDM vigilerà sugli sviluppi della paventata chiusura dell’Istituto S. Anna e sarà parte attiva in tutte le manifestazioni che verranno promosse per il mantenimento della struttura che gode di stima e riconoscimento a livello nazionale ed europeo.