Un viaggio nel passato, alla riscoperta delle tradizioni artigianali arbereshe. Questo il progetto, nell’ambito del quale, sono impegnati gli alunni e le insegnati delle classi 4 e 5 della scuola primaria di Carfizzi e di San Nicola dell’Alto. Un progetto che lo scorso, venerdì 7 dicembre, li ha portati a far visita al laboratorio orafo del maestro carfizzoto, Domenico Viviani. Un’iniziativa, che punta a riscoprire le proprie radici, ricercando le tracce delle origini non solo nella lingua minoritaria, ancora parlata, ma anche negli usi, nei costumi, nei canti, nel folklore e nell’artigianato. I giovani allievi e le insegnati, nella mattinata trascorsa nella bottega di Mimmo Viviani, hanno conosciuto un nuovo mondo, quello dell’arte orafa, della tradizione greco-albanese e di un mestiere ormai scomparso.
Le insegnati, con questi tipi di attività, vogliono far acquisire agli studenti, una diversa coscienza, che punta a far conservare l’intero patrimonio: culturale, storico e antropologico delle due comunità. Una visita, durata circa due ore, nel corso delle quali gli alunni, hanno osservato, con tanta curiosità ed attenzione, i vari procedimenti che portano alla nascita di un gioiello: fusione, laminazione, saldatura, realizzazione dello stampo in cera, lucidatura, fino al prodotto finale. Il lavoro dimostrativo dell’orafo Viviani, ha dato alla ‘luce’, sedici anelli in argento che verranno donati ad ogni singolo bambino (uno per ogni partecipante alla giornata); anelli, che saranno utilizzati dalle varie classi, per effettuare una raccolta fondi, che sarà successivamente devoluta ad un ente caritatevole, che opera nel settore dei minori. Ad accompagnare i bimbi alla riscoperta del vecchio mestiere dell’orafo: le maestre Eugenia De Biasi e Rosa Petrungaro, per le due classi di Carfizzi; Teresa Malagrino, Maria Adele Russo e Palmira Spina per la primaria della dirimpettaia San Nicola.