Torna sulle questioni avanzate nel corso dell’ultimo consiglio comunale del 1° dicembre, Michelangelo Greco, componente del gruppo di opposizione del Pdl, oltre che consigliere provinciale dello stesso schieramento. Vuole quindi rimarcare, con una nota stampa diffusa all’indomani dell’assise nel palazzo di via Roma, che dall’esame della documentazione finanziaria a corredo dei punti all’ ordine del giorno, è emerso in maniera netta, la situazione disastrosa in cui versano le casse comunali. Partendo dal quarto punto all’ ordine del giorno, che prtevedeva l’esame della relazione tecnica sulla salvaguardia degli equilibri di bilancio 2012, a firma del Sindaco Antonio Sicilia quale responsabile del servizio finanziario, secondo Greco “si evince chiaramente che non viene garantito il mantenimento di tali equilibri. Infatti nel documento è scritto a chiare lettere che risultano debiti fuori bilancio per un totale di eurio 210.780,44, i quali non possono trovare copertura nel corrente esercizio finanziario e che l’Amministrazione si impegnerà’ a ripianarli nei bilanci futuri”. “Nel mio intervento, – prosegue – motivando il voto contrario del gruppo Pdl, ho fatto rilevare come non esistevano le condizioni per il permanere degli equilibri generali di bilancio, in quanto i debiti fuori bilancio devono essere riconosciuti e soprattutto finanziati secondo la prescrizioni dell’ art. 194 del T.U.E.L D.Lgs 267/2000. Il quale prevede come forma di finanziamento, l’eventuale avanzo di amministrazione, l’assunzione di mutui o un piano di rateizzazione triennale a partire dall’esercizio finanziario in corso, concordato con i creditori. Non certo un impegno generico a ripianarli in futuro.” Ma a peggiorare la situazione finanziaria del nostro comune, ribadisce Greco, ci ha pensato la sezione regionale della Corte dei Conti, con l’ invio dalla deliberazione n. 194 del 20 settembre 2012 (acquisita al protocollo dell’Ente il 26 settembre, n.d.r.). Secondo quanto scrive la magistratura contabile, “l’istruttoria condotta in relazione al rendiconto 2010 del Comune di Crucoli ha evidenziato la presenza di alcuni comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria… e di situazioni che, in assenza di misure correttive, possono condurre alle conseguenze previste dall’art.6, comma 2, del Decreto Legislativo 149/2011 (trasmissione degli atti al Prefetto ed ulteriori trenta giorni di tempo all’Amministrazione Comunale per azioni finanziarie che evitino il dissesto, n.d.r.).
Il consigliere del Pdl aggiunge quindi che nella medesima relazione, la Corte dei Conti, esaminato il rendiconto 2010, pone il dito sul superamento di almeno 4 parametri sui dieci previsto dal D.M. 24 settembre 2009: “Tanto per fare un esempio, nel rendiconto del 2009 i parametri di deficitarietà erano 3, dunque un netto peggioramento in un solo anno. Inoltre, va ricordato, perché’ un Comune sia considerato in condizioni strutturalmente deficitarie è sufficiente il superamento di 5 parametri su 10. Ecco perche’ la magistratura contabile, per scongiurare di precipitare in una situazione di dissesto finanziario, lancia una sorta di “ultimatum” all’Ente. Tant’è che assegna un termine perentorio di tre mesi dal ricevimento (26 settembre 2012) della delibera 194, per comunicare non solo le misure correttive adottate, ma soprattutto i risultati conseguiti.” La gran parte dei rilievi, sui quali torna a richiamare l’attezione Michelangelo Greco, è incentrata sulla gestione dei residui, im particolar modo sull’ esistenza di residui attivi, precedenti il 2010, per multe autovelox, che ammontano al “gigantesco importo di euro 709.171,90”. Una situazione, a detta del consigliere di opposizione, che rende poco attendibile l’ avanzo di amministrazione dichiarato e, stando alle parole della Corte dei Conti, “rende concreto il rischio del danno erariale”. Altri rilievi riguardano, è scritto nella relazione, “l’eccessivo ricorso alle anticipazioni di tesoreria tanto da superare il relativo parametro di deficitarietà”, ma anche la mancata indicazione, da parte del Comune, delle azioni avviate per il recupero dell’evazione di Ici e Tarsu (“il mancato recupero dell’evasione tributaria – viene precisato nel documento – può determinare danni erariali che devono essere comunicati alla Procura della Corte dei Conti”). In questo caso viene sollecitato l’Ente a comunicare entro tre mesi i risultati conseguiti nella riscossione. “Purtroppo – conclude ancora Greco – sono sempre caduti nel vuoto i miei inviti, in sede di approvazione dei bilanci, ad un serio riaccertamento dei residui e ad una responsabile razionalizzazione delle spese. Inoltre la maggioranza che governa il comune di Crucoli, appare doppiamente colpevole della situazione finanziaria in cui è precipitato l’ ente, in quanto nel 2010 (anno dei rilievi in discussione) non ci sono stati tagli nei trasferimenti statali.