Da un ventennio dalla parte dei più deboli. Si possono riassumere così, i vent’anni di vita della cooperativa sociale Co.Ri.S.S. Vent’anni di impegno, iniziative e passione, a favore chi vive nel disaggio. Il 10 dicembre scorso, in occasione del secondo decennale, il presidente, gli amministratori, i soci e gli operatori della cooperativa, hanno organizzato, presso il Benny hotel di Catanzaro, una tavola rotonda dal titolo: ‘Tra tagli alla spesa ed innovazione sociale. Quali nuove idee per il prossimo futuro’. A relazionare, oltre al rappresentante legale dell’ente, Salvatore Maesano, il dirigente dell’assessorato regionale ai servizi sociali, Enzo Caserta, il docente di economia applicata presso Unical, Domenico Cersosimo e Marco Crecsenzi presidente dell’Asvi (ente di formazione per i manager del no-profit con sede a Roma). “Venti anni di attività sociale sono un traguardo che forse, all’inizio, non era prevedibile, ha detto il presidente Maesano, introducendo i lavori. Un periodo, durante il quale abbiamo portato a termine progetti di sicuro rilievo e tutti in favore delle categorie più svantaggiate come i disabili, gli anziani, i tossicodipendenti, i minori, le donne in difficoltà, gli immigrati”. Attualmente, il Co.ri.s.s., opera su quasi tutto il territorio regionale (svolge attività nelle province di Catanzaro, Crotone e Vibo Valentia), mentre, sono oltre cinquanta gli operatori, che vi lavorano (25 dipendenti a tempo pieno e trenta tra lavoratori a progetto e collaboratori). Il tema dell’incontro è stato il futuro del terzo settore, ‘tra tagli ed innovazione’. Secondo il presidente dell’Asvi, Marco Crescenzi, “Il terzo settore avrà un futuro se riesce ad intercettare il tema dell’innovazione sociale”. Per Crescenzi c’è bisogno di “più imprenditoria digitale”. Enzo Caserta, invece, ritiene che la regione Calabria, deve “garantire continuità”. “L’impegno dell’assessorato, oggi, ha proseguito, si basa soprattutto a tenere ferme le strutture e governare meglio i processi”. Di tagli alla spesa, ha parlato anche il professor Cersosimo che ha evidenziato, come le minori entrate soprattutto negli enti locali incidono sulla spesa sociale, cioè quella “che colpisce le famiglie, i disabili, i minori e tutte le fasce più deboli”. Secondo il docente, “questo è preoccupante perché non si fa altro che aumentare la disuguaglianza sociale indebolendo il principio della coesione”. Nel corso di questi 20 anni, il Co.ris.s., ha svolto attività di recupero per tossicodipendenti, inserimento sociale e lavorativo per ragazzi e ragazze diversamente abili, accolto e protetto donne e minori in difficoltà, ha formato centiania di giovani calabresi, informato enti ed operatori del non profit. Insomma, tanta attività, che di certo, vista la professionalità e l’impegno dei vari collaboratori, continuerà nel corso degli anni avvenire.