Non sfugge, a chi si occupa di musica, che la rassegna Lamezia Jazz è diventata ormai un appuntamento di rilievo nel panorama jazz nazionale. Una direttrice di promozione ed estensione culturale e musicale di altissima qualità; incisiva e ben inserita nel tessuto sociale ed artistico del territorio regionale. Una rassegna che sa intercettare artisti e progetti musicali di grande interesse per la nostra città; per uno spettacolo che sia soprattutto immagine di qualità. L’ultimo appuntamento per questa X edizione della rassegna è per Sabato 8 Dicembre 2012, alle ore 20.30, presso il Teatro Umberto di Lamezia Terme, con Special Project “The Music Of Art Pepper” Pepper Legacy (George Cables – Piano; Bob Magnusson – Bass; Charles Barnett Batteria Gaspare Pasini – Sax). Un omaggio al grande sassofonista nel trentennale della sua scomparsa. Art Pepper, numero uno del sax contralto nel panorama West Coast Jazz, è stato insieme a Chet Baker, l’artista che riescito meglio, verso la metà degli anni cinquanta, a coltivare sua personale nicchia di stile e di espressione. Nonostante una esistenza travagliata e disarticolata, è sempre riuscito ad essere quel hard bopper bianco e losangeliano, con assoli vigorosi e carichi di tensione. Come negli anni sessanta, quando, nonostante un lungo periodo di malattia e depressione, è riuscito a ritornare egregiamente negli studi di registrazione, a scrivere un’autobiografia in collaborazione con la moglie giornalista, ed a partecipare alla stesura del copione per un film sulla sua vita: “ Art Pepper: Notes from a Jazz Survivor” di Don McGlymm. Lamezia Jazz ci offre ancora una volta percorsi aperti ed illuminati, ponendosi come luogo altamente recettivo per la musica in Calabria; un evento sociale di grande impatto culturale; una ricchezza da considerare come risorsa del territorio. La formazione che suonerà giorno 8 dicembre p.v. è composta da 4 grandi musicisti e dalla ritmica del grande sassofonista Pepper George Cables pianista americano di colore le sue collaborazioni Joe Henderson a Freddie Hubbard, Max Roach, ma anche Roy Haynes, Art Blakey e Dizzy Gillespie. Cables è stato il pianista preferito di ArtPepper nell’ultima importante parte della sua carriera, fino a guadagnarsi il soprannome di “Mr.Beautiful” con il privilegio di accompagnarlo in studio in “Goin’back home”, l’ultimo lavoro firmato dal gigante californiano. Al contrabbasso Bob Magnusson di origine newyorkese, poco più che ventenne entra a far parte dell’orchestra di Buddy Rich, quindi accompagna Sarah Vaughan e in un lasso di tempo molto breve spazia dalla big band di Nelson Riddle a piccole formazioni guidate da Kenny Barron, Tommy Flanagan, Hank Jones, Cedar Walton.
Carl Burnett alla batteria, lo swing elegante di Burnett ha accompagnato in carriera decine di live performance e registrazioni con un vasto raggio di artisti e generi. Carl difatti è stato al fianco di icone del jazz ortodosso del calibro di Sarah Vaughan e Freddie Hubbard, così come ha reso i suoi servigi per nomi ultracelebrati del soul (Marvin Gaye ed Eddie Harris), ovviamente ha rappresentato uno dei riferimenti imprescindibili per Art Pepper (da ascoltare i suoi passaggi infuocati nel cofanetto Hollywood All Stars Sessions), ma lo si può ritrovare anche in alcuni significativi dischi di Horace Silver, Freddie Hubbard, Kenny Burrell, The Three Sounds, pregiati nomi del roster di casa Blue Note. Nome di riferimento dellla scena west coast, Burnett ritorna nel circuito vero e proprio, in occasione di questo tour e dietro preciso desiderio di Pasini. Al sassofono e regista del progetto Pepper Legacy 4tet che avuto il grande merito di pensare e poi concretizzare questo sentito omaggio alla musica di Art Pepper. Al sax alto ci mette tutto il suo cuore e chiunque lo veda suonare sa che in quel momento, tutto quello che ascolta è tanto vero quanto coinvolgente. Dotato di contagiososwing nonchè balladeur di precisa ispirazione, Pasini assiste agli ultimi concerti italiani di Pepper con il suo grande amico edorganizzatore Alberto Alberti, godendo di una musica palpitante che lo ha accompagnato sino a qui, incrociando nel frattempo gli apprezzamenti di musicisti che al jazz hanno dato tanto come Cedar Walton, David Williams, Billy Higgins, Phil Woods, Ray Mantilla e tantissime altre collaborazioni importanti. Lamezia Jazz chiude la X edizione con il botto finale, una rassegna, la cui programmazione è stata realizzata secondo un’ accurata analisi del presente e delle sue trasformazioni; capace anche di sorprendere e spiazzare, ma che si muove ormai con disinvoltura nel panorama jazz italiano. Una rassegna che è diventata un valido terminale culturale per Lamezia e per l’intera Regione, consentendo al grande Jazz di entrare nei nostri teatri, e dare alla nostra città la possibilità di avvalersi di strumenti linguistici nuovi ed oggi quanto mai necessari, per comprendere la storia e l’evoluzione di tutta la musica moderna. Con un pubblico che viene da ogni parte della Calabria, felice di percorrere svariati chilometri pur di assistere a spettacoli musicali completamente diversi da quelli delle solite programmazioni.