Premessi i complimenti d’obbligo per il Vostro impegno, volevo significarVi la mia personale, piccola soddisfazione per quel che riguarda la ‘Posta dei lettori‘: annotando su un foglietto il numero di visite – e presumibilmente di letture più o meno approfondite – ho rilevato che la mia segnalazione da Voi titolata “Il libro di Giovan Francesco Pugliese gratis su Google Libri” è quella che ha collezionato il più alto numero di ‘passaggi’ da parte dei lettori: ben 1190. Chiarito in primis che nulla è più lontano dai desiderata dello scrivente quanto la ricerca di pubblicità e/o visibilità, cerco di spiegare il motivo di questa mia soddisfazione: essa consiste e si sostanza dalla convinzione che il richiamo alla storia e lo studio della medesima siano fondamentali, all’interno di una comunità o gruppo sociale, e quello che mi prefiggevo era di indicare quella possibilità generosamente offerta da Google, in modo che potesse diventare uno strumento per la riscoperta di persone e fatti dimenticati o sconosciuti. Aggiungo un’altra nota positiva: nella posta dei lettori del ‘Cirotano’ non compaiono lettere di taglio sportivo.
Ovviamente parlare di sport, al quale anch’io sono ‘interessato ma non troppo’, non è in sé operazione disprezzabile, ma assicuro che c’è stato un tempo, anni 70 più o meno, in cui le lettere dei lettori meridionali erano soprattutto indirizzate a testate giornalistiche sportive e grande era la mia delusione nel considerare che, con tutti i problemi che da sempre affliggevano soprattutto noi calabresi, si perdeva tempo per prendere in mano carta e penna e protestare per una decisione del giudice sportivo…che sarebbe a dire, in cirotano: “pèrdir l’occhji e cercar i pinnular”, un adagio che non necessita di spiegazioni ulteriori, credo. Quindi grazie alla redazione e ai lettori che hanno mostrato la loro maturità e curiosità intellettuale, anche se non ce n’era bisogno, leggendo la storia della nostra Cirò/Cirò Marina. E’ anche per quanto ho appena detto che mi sono preso la briga di riscrivere in formato ‘modificabile’ i due volumi del Pugliese, aggiungendo delle note, e riponendo poi il tutto in un cassetto, dove vivono i ricordi incancellabili della mia amata Marina anni 70/80. Chiudo con l’augurio che i miei concittadini esprimano sempre più spesso le proprie opinioni con lettere e commenti pubblicate dal Vostro giornale, a maggior ragione considerando che tutti – o quasi – gli interventi da Voi ospitati mi sembrano improntati ad una indiscutibile serietà di intenti.
Cataldo Antonio Amoruso
da Piacenza