Seconda e ultima giornata per la I Conferenza Regionale dedicata alla Prevenzione, Tutela della Salute e Medicina di Iniziativa. Molti e di significativa importanza i temi discussi all’interno delle sessioni parallele: la sorveglianza sugli stili di vita e le relative azioni; la prevenzione e la medicina penitenziaria; la prevenzione nelle malattie cronico degenerative; le malattie infettive prevenibili con vaccinazione; la tutela della salute nella donna e nel bambino; la medicina predittiva e le malattie infettive non soggette a vaccinazioni. Il dott. Fabrizio Olearidel Dipartimento della sanità pubblica e dell’innovazione del Ministero della Saluteha tenuto una lettura magistrale incentrata sul Piano Nazionale della Prevenzione nel terzo millennio. “La prevenzione – ha dichiarato Oleari – costituisce uno strumento fondamentale anche per affrontare nelmedio lungo-periodo i problemi disostenibilità della spesa sanitaria. Questo è stato confermato da ricerche effettuate e pubblicate dalla Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico. Basti pensare al problema dell’obesità, cui sono anche collegate patologie croniche come il diabete che rappresentano un carico di malattia molto importante. Il servizio sanitario nazionale deve, quindi, come previsto dal Piano Nazionale della Prevenzione e come ripreso dai documenti di programmazione della Regione Calabria, indirizzare i propri sforzi in questa direzione. Sono molte le iniziative realizzate in questo ambito dalla Regione Calabria che si rifanno al progetto “Guadagnare Salute” relativo al miglioramento degli stili di vita.Il tema delle alleanze su cui è incentrata la Conferenza evidenzia una forte sinergia fra i diversi settori coinvolti sul versante dei servizi sanitari regionali, ma anche fra le università e le altri istituzioni come l’Inail, Ispettorato del Lavoro, l’Istituto Superiore di Sanità e ilMinistero della Salute.”
La Tavola Rotonda, moderata dal dott. Pietro Melia e incentrata sul tema delle Alleanze nella Prevenzione, ha permesso di realizzare un confronto tra istituzioni, enti e figure professionali. E’ emersa la necessità di realizzare un salto di qualità per porre al centro la medicina di iniziativa e coinvolgere, quindi, trasversalmente, altre professionalità e strutture per porre in essere sinergie in grado di attirare filiere di prevenzione. La Conferenza, scaturita dal Piano Regionale di Prevenzione 2010-2012 approvato dalla Regione Calabria, ha coinvolto tutte le professioni sanitarie ei massimi esponenti del Ministero della Salute, dell’Istituto Superiore di Sanità e delle Istituzioni regionali. Il dott. Luigi Rubens Curia, dirigente del settore Area LEAdel Dipartimento Regionale Tutela della Salute e Politiche Sanitarie (ente organizzatore della Conferenza), ha espresso la sua soddisfazione per i risultati ottenuti in questa due giorni di lavori: “sono stati raggiunti eccellenti numeri in termini di presenze per questo appuntamento che può essere definito come “Gli Stati Generali” della Prevenzione, in cui si sono incontrati e confrontate, in dieci sessione parallele e dueriunioni plenarie, medici specialisti dei vari settori, tecnici della prevenzione, ostetriche, assistenti sanitari, infermieri, ingegneri e altre figure.” La Conferenza si chiude con una serie di impegni: la trasformazione dei progetti più significativi in attività routinarie delle aziende;l’ascolto maggiore dei cittadini e delle loro rappresentanze, in un confronto con il mondo delle università, delle professioni sanitarie e degli enti locali; la maggiore valorizzazione delle attività territoriali che il Piano di rientro della Regione Calabria pone con forza al centro dell’iniziativa. “Un mandato impegnativo – ha concluso Curia – che il Dipartimento Tutela della Salute e la comunità competente che ha lavorato in questi giorni si impegna a realizzare e, per questo, nei prossimi mesi, si terranno altri momenti di lavoro e confronto, quali consensus conference, tavoli tecnici, comunità di pratica e cabine di regia, che dovranno monitorare i progetti e le eventuali criticità. La Prevenzione è e deve essere considerata come un valore aggiunto per l’intera società!”