Il decreto legge del governo sul riordino delle Province presenta diversi punti critici, che come Upi abbiamo evidenziato e che riteniamo indispensabile correggere. Al Parlamento nella sua autorevolezza spetta la responsabilita’ di trovare le soluzioni opportune per correggerli, senza pero’ bloccare un processo ormai avviato. Il decreto va approvato nei tempi previsti o saranno a rischio i servizi essenziali garantiti dalle Province alle comunita’ e sara’ il caos nei territori”. Lo dichiara il presidente dell’Upi, Antonio Saitta,ricordando come “il processo di riordino delle istituzioni locali, avviato a partire dalle Province, puo’ rappresentare per il Paese una grande occasione per rendere piu” snella ed efficiente la pubblica amministrazione locale.
“Come coordinatore della RSU della provincia di Crotone, nonché come membro del comitato “Krotone è Provincia” – afferma Vincenzo Malacari – vorrei dire una cosa al Presidente Saitta in merito alla problematica generale di questa necessaria riforma che, in modo surrettizio, viene definita di riordino delle province: in un paese di diritto, quale si fregia di essere il nostro, il “Come” vengano attuate le riforme non è, e non dove essere, cosa di poco conto! Se è vero e necessario, come tutti pare concordino, che le province vadano eliminate, allora bisogna avere il coraggio e la coerenza di eliminarle tutte con una riforma organica, coerente e costituzionale dell’intero apparato dello Stato; non si può, poiché non solo incostituzionale ma anche offensivo, prevaricante ed umiliante, abolire solo e semplicemente le province più piccole mortificando territori unici, con peculiari e caratteristiche uniche che non possono essere ridotte al semplice numero degli abitanti ed estensione territoriale. Sembra la solita storia, mi si passi il paragone, del “potentello” di turno che per farsi forte se la prende con il più debole, con il benestare degli altri “potenti” che tacciono purché non venga toccato il proprio! Tutto questo è inaccettabile ed anche i media hanno un grande compito nel ricordare a tutti, compreso i tecnici, che tutto può essere riformato e modificato ma tutto deve essere fatto con giustizia ed equità , altrimenti è abuso!”