Nel primo pomeriggio di oggi 22 novembre 2012, i Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Petilia Policastro unitamente ai colleghi del Nucleo Investigativo di Crotone hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di Michael Pace, classe 85. Il provvedimento rientra nell’ambito dell’operazione “Impluvium” che il 13 agosto scorso ha permesso di eseguire un fermo di indiziato di delitto nei confronti di 5 petilini per l’omicidio di Valentino Vona e il tentato omicidio del fratello Giuseppe. Gli investigatori, continuando nell’opera di indagine ed accertamento dei fatti, hanno messo in evidenza a carico del Pace una pluralità di elementi probatori concordati in toto dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro che nella giornata odierna ha emesso il provvedimento restrittivo; il soggetto come noto, era già detenuto nel carcere di Siano (CZ) poiché arrestato in flagranza di reato nel maggio scorso per detenzione illegale di armi dai militari del NO.R.M. di Petilia Policastro.
Proprio la valutazione delle circostanze dell’arresto ha contribuito a chiarire il ruolo che il Pace Michael ha avuto nel duplice agguato in cui sono stati vittima i fratelli Vona nell’aprile passato: segnatamente il Pace si prodigò nelle ore immediatamente precedenti all’azione di fuoco a raccogliere in prima persona informazioni e notizie sugli spostamenti che i Vona avrebbero messo in atto per le ore successive, garantendo per il gruppo di fuoco il know-how necessario alle condizioni di tempo e di luogo ove operare l’agguato. Il provvedimento odierno è sintomatico di come i Carabinieri di Petilia, in continua sinergia con i colleghi del Nucleo Investigativo di Crotone, proseguano senza sosta nell’attività di indagine per far emergere gli elementi di colpevolezza di tutti i responsabili dei fatti di sangue della primavera petilina, ovvero l’omicidio di Vincenzo Manfreda e quello appunto di Valentino Vona.