di Antonio Iapichino.“Musica, sicurezza e legalità” è stato il tema che quest’anno ha caratterizzato la cerimonia d’inaugurazione dell’Anno accademico 2012/2013 dell’Istituto musicale “Donizetti” di Mirto Crosia, la cui struttura è, nella concretezza, polo didattico del Conservatorio di musica “Torrefranca” di Vibo Valentia. L’interessante manifestazione, che ha avuto luogo presso il pala-teatro comunale in piazza Jannelli a Mirto, ha visto la partecipazione di una folta e interessata platea. I lavori sono stati introdotti e coordinati dal sociologo e giornalista, Antonio Iapichino, il quale ha evidenziato, fra l’altro, che il “Donizetti” sta offrendo all’intero territorio reali opportunità di sviluppo e di crescita socio – culturale. Una scuola che lancia numerosi input finalizzati a migliorare la qualità della vita della comunità sociale in cui opera quotidianamente. L’Assessore allo Spettacolo del Comune di Crosia, Giuseppe Godino, ha messo in risalto l’importanza della musica, “non solo come momento di relax, ma soprattutto come azione culturale”. L’Assessore comunale di Crosia alla Pubblica istruzione, Natalino Loria, ha sottolineato che la presenza a Crosia di un polo didattico del Conservatorio di musica consente ai giovani di poter studiare in loco questa disciplina a livello professional. Lo stesso assessore, poi, ha fatto notare che la musica è legalità perché per suonare è necessario seguire un percorso e, quindi, delle regole. Il Direttore artistico dell’Istituto musicale “Donizetti” di Mirto Crosia, Giuseppe Greco, dapprima ha fatto un excursus sul lungo e proficuo cammino realizzato in questi anni dalla struttura che egli guida. Poi, ha evidenziato l’importanza della musica nella formazione di un individuo. Ha parlato dei metodi di studio e, infine, ha sottolineato l’importanza del “percorso di vita” che un bambino deve fare, seguendo le regole che la società ci impone. Il direttore della Casa circondariale di Rossano, Giuseppe Carrà, ha evidenziato l’importanza della musica, anche, nel carcere. Ha messo in risalto Nel carcere ci sono persone umane, quindi è necessario fare modo che il tempo che essi spendono all’interno dell’istituto serva per la loro risocializzazione e formazione. Bisogna far si che un detenuto esca in maniera migliore rispetto a come è entrato. Il compito del carcere, ha aggiunto, non è quello di fare “vendetta sociale”. La musica è un aspetto importante che consente ai detenuti di poter effettuare un percorso formativo.
La docente di Conservatorio Sara Simari, ha messo in risalto la ricaduta positiva della musica sulla comunità. Ha esposto alla platea alcune importanti esperienze avviate in zone sottosviluppate del Venezuela e gli effetti positivi che hanno prodotto l’istituzione di alcune scuole di musica. E’ stata la stessa maestra Simari a presentare la piccola Giulia Moraca, una bambina di soli nove anni, di grande talento, pluripremiata in prestigiosi concorsi nazionali e internazionali, che, in rappresentanza della classe di Arpa del Conservatorio di Vibo Valentia, ha letteralmente incantato la folta platea presente nel pala- teatro di Mirto. Il dirigente scolastico, nonché Sindaco di Crosia, Gerardo Aiello, dopo i consueti saluti di carattere istituzionale (nella veste di Primo Cittadino), ha arricchito ulteriormente i lavori offrendo, da uomo di scuola, importanti stimoli. Ha parlato della musica come “occasione di riscatto: alcuni bambini con difficoltà in altre discipline, sono brillanti nella musica”. Inoltre, ha fatto notare che la musica è occasione di apprendimento delle regole: regolamentare le azioni musicali, ha detto, significa essere più ordinati nella società. La docente, nonché già direttore del Conservatorio di musica di Vibo Valentia, Antonella Barbarossa, evidenziando l’attività concreta svolta dal polo didattico dell’Istituto “Donizetti” di Mirto, ha fatto notare che è giusto che i bambini abbiano delle occasioni di formazione nel proprio territorio. “Ora”, ha detto testualmente, “dobbiamo competere con l’Europa, quindi, è necessario formare una squadra, a prescindere se composta da forze pubbliche o private. E’ necessario avere un pubblico valido e un privato valido”. Infine ha parlato di “legalità culturale”, fatta di professionalità, reale formazione e alta cultura. Il compito di concludere la cerimonia è toccato al Presidente della Commissione regionale contro il fenomeno della mafia in Calabria, Salvatore Magarò. “La Calabria”, ha detto, “è una regione formata da gente onesta, perbene, che vuole liberarsi dal cancro della mafia”. A suo giudizio è possibile sconfiggere la mafia se ognuno fa la propria parte. Inoltre, ha fatto notare che Lo Stato, grazie al lavoro di ottimi magistrati e ottimi poliziotti sta facendo tanto per sconfiggere le mafie. Ovviamente, ha aggiunto, si deve fare di più. Infine, ha sottolineato il bisogno di creare un’azione sinergica fra le forze della società, con un coinvolgimento diretto anche della scuola e della chiesa. La Banda musicale “G. Puccini” – Città di Crosia, diretta dal M° Salvatore Mazzei, suonato, in apertura, l’Inno d’Italia, e poi alcuni pezzi del proprio repertorio.