Una nota a firma di Rosario Villirillo diramata dall’Associazione Marco Polo di Crotone ci informa che circa le concessioni della nazionalità italiana agli stranieri l’Italia si pone al 19° posto. Secondo i dati Eurostat. Non è un dato confortante tenuto conto che sta alla pari della Spagna e preceduta financo dalla Grecia. Scrive il Villirillo che poco più di ottocento mila sono state le concessioni, nel 2010, di uno Stato dell’Ue. Un fenomeno certamente in crescita ma comunque con andamento lento se si pensa che nel 1998 Eurostat ne riporta 483 mila di concessioni. “Questi nuovi concittadini – riporta la nota – provengono innanzitutto da paesi non europei, ma anche da altri paesi europei non comunitari o da un altro stato membro dell’Ue. Questi alcuni dei dati sull’acquisizione della nazionalità diffusi ieri da Eurostat, l’Istituto statistico della Comunità europea. L’acquisizione della cittadinanza nel paese di residenza è un fenomeno che riguarda non soltanto i migranti in senso stretto, ma anche i loro discendenti nati nel paese d’accoglienza. In numerosi Stati membri, infatti, la nazionalità di un bambino è determinata dalla nazionalità dei suoi genitori piuttosto che dal suo luogo di nascita”. Per miglior lettura del fenomeno Villirillo rigerisce un elenco dettagliato di concessioni. “Il più grande numero di nazionalità è stato acquisito dai cittadini provenienti dal Marocco (67 mila persone), Turquie (49.900), Equador (45.200), India (34.700) e Colombia (27.500). In Italia, sono soprattutto i cittadini di Marocco, Albania, Romania e Perù ad aver acquisito la nazionalità italiana. Gli italiani figurano inoltre al secondo posto, come cittadini stranieri aventi ottenuto la cittadinanza di un altro stato, in Belgio, Lussemburgo e Svizzera, e al terzo posto in Slovenia. Tenendo conto della popolazione totale di ciascuno Stato, le nuove concessioni nazionalità riguardano 1,6 abitanti su 1000, un dato in leggero aumento rispetto agli anni precedenti, ma soltanto a causa dell’oggettivo aumento della presenza di cittadini stranieri, e quindi di domande di nazionalità”. E comunque la nota della Marco Polo scrive che: “considerando infatti le concessioni di nazionalità in rapporto al numero di stranieri residenti, il dato complessivo dell’UE27 resta basso e tende a diminuire: soltanto 24 stranieri su 1000 hanno infatti potuto ottenere nel 2012 la nazionalità del paese di residenza. Il fenomeno assume connotati profondamente differenti tra un paese e l’altro.
Rispetto alla popolazione nazionale, il numero più elevato di nazionalità accordate è stato registrato in Lussemburgo (8,6 concessioni di nazionalità per 1000 abitanti), in Svezia (3,5) e in Belgio (3,2). In Svizzera, che ricordiamo non fa parte dell’Ue, il rapporto è stato di 5 concessioni di nazionalità ogni 1000 abitanti”. L’Italia? Beh sta “al 18° posto della graduatoria, con appena 1,1 concessioni di nazionalità per 1000 abitanti, ben al di sotto della media dell’UE, che è di 2,4. Mettendo invece in relazione il numero di concessioni di nazionalità in un determinato paese con la quantità di stranieri lì residenti, le più alte concentrazioni di nuove concessioni si registrano in Portogallo (56 per 1000 residenti stranieri), Polonia (50), Svezia (49), Regno Unito (46). Sembra si sia arrestato anche il fenomeno di “accoglienza” che si era registrato gli scorsi anni in alcuni paesi “nuovi paesi” come Slovenia, Slovacchia, Lettonia e Ungheria dove i tssi di concessione di nazionalità erano più elevati della media dell’Unione europea. Con appena 14 concessioni di nazionalità ogni 1000 stranieri residenti, l’Italia si posiziona molto in basso, al 19° posto, dopo la Grecia e allo stesso livello della Spagna. Dopo di noi, con un tasso inferiore a 1 per 1000, soltanto Austria, Slovacchia, Lituania, Lettonia e repubblica Ceca . Sono 40.223 i procedimenti di concessione della cittadinanza italiana che, secondo i dati forniti dalla Direzione centrale per i diritti civili, la cittadinanza e le minoranze del Ministero dell’interno si sono conclusi positivamente nel corso del 2010. I “nuovi italiani” sono i Marocchini che guidano questa speciale graduatoria, seguono in ordine Albanesi e Rumeni. Invece, secondo la nota ,sono state 7.491 le concessioni per ‘matrimonio’, di cui 6.159 riguardanti donne (Marocco, Romania e Brasile su tutte). Accolti in ordine a Milano, Roma e Torino. Attualmente e riferite ad inizio 2011le istanze di concessione risultano essere 146.281.