Modelli virtuali che raccontino la leggenda di Alarico con straordinario impatto pur in assenza della tomba del re dei Visigoti, ad esempio attraverso l’uso di touch screen dove scorrano immagini che ricostruiscano la storia del personaggio che, nella volontà del sindaco Mario Occhiuto, diventerà presto un brand della città di Cosenza. Sarà proprio questo progetto-pilota da realizzare inizialmente al Museo dei Brettii, incentrato sulla figura del barbaro che nell’immaginario collettivo ancora oggi conserva il fascino del mito e conduce alle rive del Busento, il frutto immediato, probabilmente visibile già al principio del prossimo anno, dell’importante accordo di cooperazione che questa mattina è stato firmato nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi dal primo cittadino e dal professore Alessandro Bianchi, presidente del consorzio Cultura e innovazione. Il Consorzio, nato alcuni anni fa con un rapporto misto che vede la sinergia delle Università calabresi, del CNR e del Parco scientifico e tecnologico, oltre che la presenza di un cospicuo numero di imprenditori che operano in campo culturale con attività che spaziano dal restauro dei libri sino a rappresentazioni virtuali di fenomeni, finanzierà il progetto-pilota che ruota attorno alla figura di re Alarico. Si tratta, in sintesi, del primo accordo di questo genere che l’istituto presieduto dal professor Bianchi sigla con un ente pubblico. “All’interno di tutte le iniziative che stiamo attuando in favore della promozione culturale – ha affermato il sindaco Occhiuto – inseriamo con questa firma la prestigiosa cooperazione con il consorzio Cultura e innovazione.
Il nostro intento è di incidere, in prospettiva, sulla creazione di un luogo che sia attrattore turistico”. Occhiuto ha ricordato a tal riguardo la lunga serie di azioni che l’amministrazione sta portando avanti in fatto di politiche culturali. Fra queste, che vedono come priorità la crescita del territorio a partire dal rilancio del centro storico (“la nostra unica possibilità di riscatto, nonostante i suoi mille problemi”), rientra la realizzazione del Museo permanente di Alarico che sorgerà sulla prevista demolizione dell’ex hotel Jolly. Nel frattempo, grazie appunto all’accordo con il consorzio Cultura e innovazione, si avvierà l’allestimento di sezioni dedicate, che a breve saranno create nel Museo dei Brettii per raccontare la vicenda legata al famoso tesoro proveniente dal primo sacco di Roma (con diversi elementi mai ritrovati come il candelabro di Gerusalemme a indicare perfettamente la leggenda che, come si sa, contiene sempre eventi storici documentati e una buona dose di fantasia). Occorre evidenziare che, non a caso, la filosofia del consorzio Cultura e innovazione, che è polo regionale calabrese per i beni culturali, è racchiusa nella frase “riflettiamo sul passato valorizzandolo per il futuro”. Da questo concetto cardine, il professore Bianchi ha spiegato la scelta di sostenere il Comune di Cosenza nel percorso intrapreso: “Dobbiamo costruire il futuro appoggiandolo sulle spalle di un grande passato e per questo scopo abbiamo bisogno dell’intelligenza della città di Cosenza”. Che la strada sia quella giusta, lo attestano i successi che il Consorzio ha già ottenuto in Calabria con studi e investimenti nell’ambito dell’archeologia subacquea ad Isola Capo Rizzuto.