Il Rotary International Club di Cirò Marina, “Terra degli Enotri” ha presentato domenica scorsa, nella giornata dedicata alla Festa di San Martino, nota per il motto “Ogni botte diventa vino”, un interessante programma sul tema “Sapori d’Autunno, il Novello Igt Lipuda Enotria”. Vino novello, non nel senso di vino nuovo ma di un nuovo modo di vinificare e produrre. E’ stata l’occasione, davanti ad un numerosissimo pubblico rotariano e non, di proporre ed esporre i vari processi della vinificazione, che sono stati illustrati al termine dell’incontro agli ospiti da Saverio Calabretta, socio della cantina Enotria, luogo dello svolgimento della manifestazione che si è conclusa con un ricco e gustoso buffet. A presentare la giornata rotariana, il presidente Nicodemo Mingrone, affiancato dal presidente della cantina, Gaetano Cianciaruso, presidente del Consorzio vino tipico, che ha illustrato gli aspetti legislativi del Cirò e del Novello, ma che, soprattutto, ha lanciato una interessante proposta progettuale da sottoporre a tutto il mondo produttivo del settore del comprensorio, quello di fare riconoscere il patrimonio viticolo del cirotano come patrimonio dell’umanità.
Naturalmente i riferimenti sono andati alla storia culturale e all’importanza che da millenni il vino di Cirò, chiamato il vino degli dei, ha avuto e, fino a qualche anno fa, addirittura dato in premio agli atleti durante le olimpiadi. Un prodotto e una storia che attraverso questo progetto potrebbero dare nuova dignità e valore al prodotto d’eccellenza del nostro territorio, il vino, la vite, appunto, con tutte le implicazioni socio economiche che un tale riconoscimento potrebbe portare all’intero territorio. Importanza della proposta ripresa e sponsorizzata dal Sindaco, Roberto Siciliani che ha dato il suo positivo contributo alla manifestazione e alla proposta di Gaetano Cianciaruso, portando altresì gli auguri dell’Amministrazione e anche del presidente della camera di Commrcio Crotonese, Pepparelli, che si è detto disponibile e pronto a supportare ogni azione di promozione e implementazione del comparto vitivinicolo cirotano. Poi, l’attenzione della numerosissima platea è stata calamitata dall’intervento del “Rotariano” Antonio Amoruso, noto per avere negli ultimi anni dedicato tempo, professionalità, economie personali, ma soprattutto amore a tanti bambini e non del Centro Africa. Questa volta, grazie alla donazione della gioelleria Sculco di Cirò Marina, che ha dato una magnifica collana, si è organizzata una riffa di beneficenza. Tutto il ricavato sarà destinato a sostenere delle spese per attrezzature ospedaliere e altro che in un prossimo viaggio il “Volontario” Amoruso effettuerà in Tanzania. Più che in Vino veritas, potremmo dire, “In Vino solidarietà”.