“Ci sembra proprio che si stia ritornando al centralismo dello Stato unitario, organizzato per Ministeri. Non possiamo permettere che un Governo tecnico, non eletto dal popolo, con un colpo di spugna, cancelli di fatto la Provincia di Crotone, senza passare nemmeno per il procedimento aggravato previsto per la revisione costituzionale afferma in una nota il presidente dell’Associazione I’M, Cataldo Filippelli. L’Ente provinciale non si tocca, non solo in virtu’ dell’illegittimità dell’atto che vorrebbe farlo cadere, ma anche perché, esso, nasce dal sacrificio dei nostri padri che per decenni si sono battuti per la sua istituzione. La Provincia non si tocca, non solo perché porterebbe via con se’ centinaia e centinaia di posti di lavoro pubblico che oggi danno sostegno alle famiglie che si sono stabilite a Crotone per lavorare in tutti quegli enti sub – regionali e di governo periferico che sono nati con l’insediamento dell’ente intermedio, ma anche perché avrebbe come conseguenza certa, la chiusura di altrettante attività commerciali su tutto il territorio. Quando si parla di danno all’economia, si pensi non solo al personale dell’Ente Provincia di Crotone, cui va tutta la nostra solidarietà, ma anche a quello della Prefettura, dell’ ARPACAL, dell’INPS, del Tribunale, della Camera di Commercio, dell’INAIL, dell’Aeroporto, della Questura, della Capitaneria di porto, del Comando Provinciale dei carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, dell’ASL etc. etc.
Tutte strutture che saranno, quasi certamente, smantellate se non esisterà piu’ la Provincia. Ed ancora si consideri, l’impatto che il riassorbimento di tutto questo personale in esubero avrà sui concorsi pubblici che non verrano piu’ espletati per decenni, penalizzando una generazione intera di giovani che, dopo anni di precariato, attende il turnover. Noi di I’M non abbiamo alcun dubbio sul fatto che un riordino dell’apparato statale debba essere fatto, ma non possiamo che batterci strenuamente contro questo modo cinico ed illegittimo di farlo. Da piu’ tempo ripetiamo sulla stampa che questo Stato non fa piu’ lo Stato ma ragiona in termini aziendali. Ebbene, se l’Italia è diventata un’azienda con circa 2000 miliardi di debito pubblico, si inizi il riordino a partire dai manager e dai dirigenti che ne sono stati la causa, perché cancellando oggi le province, loro stessi ammettono implicitamente la colpa per aver speso miliardi di euro pubblici finalizzati alla costruzione di uffici, sedi, personale etc., di 35 enti provinciali e centinaia di loro pertinenze, che adesso considerano inutili. Per questi motivi, il Presidente ed il gruppo dirigente di I’M, testimonieranno con la loro presenza, l’adesione convinta dell’intero movimento alla manifestazione prevista per sabato 17 Novembre promossa dal Comitato spontaneo “Crotone è Provincia”.”
Ci fa’ sempre piacere leggere il sostegno degli amici dell’Associazione Idea che salutiamo e ringraziamo.
anche l’associazione IDEA sostiene l’iniziativa di I’M, sarebbe come tornare indietro di vent’anni e poi le condizioni geografiche, del territorio, della viabilità e delle infrastrutture della provincia di Crotone hanno bisogno di una gestione a sè, non possono sommarsi a quelle di nessun’altra provincia