A.N.P.A.N.A. sempre più decisa e ferma nel contrastare reati in ambito venatorio, particolarmente frequenti in territori quali la Calabria o il Bresciano. Durante un controllo d’istituto finalizzato alla prevenzione e repressione di irregolarità e illeciti nella pratica venatoria nella zona di Lamezia Terme nella giornata di domenica 11 novembre, due pattuglie di Guardie Ecozoofile dell’A.N.P.A.N.A. al comando del Dirigente Superiore Dr. Carmine Levato hanno identificato e denunciato due persone, fra cui un cacciatore bresciano, in possesso, fra gli altri supporti venatori, di ben tre richiami elettromagnetici illegali riproducenti il canto dell’allodola. All’atto del controllo sono emerse immediatamente irregolarità tali da giustificare, oltre al sequestro dei richiami stessi, anche il sequestro di quattro fucili, circa quattrocento munizioni e quattro piccoli volatili rinvenuti nel loro carniere, fra cui tre pispole, la cui caccia è vietata fin dal 1984 e difficilmente confondibili con le allodole (cacciabili fino al 31 dicembre 2012), di cui è stata disposta la distruzione.
Molto soddisfatto il Vice Comandante Nazionale delle Guardie Ecozoofile dell’A.N.P.A.N.A., che complimentandosi col Dottor Levato commenta: “I corsi di formazione e specializzazione che organizziamo in tutta Italia per le nostre GEZ stanno dando ottimi risultati e le Guardie sul territorio, coordinate da Dirigenti esperti quali il Dottor Levato, stanno svolgendo un ottimo lavoro nei controlli venatori e nella prevenzione e repressione di bracconaggio e pratiche illegali”. I controlli da parte delle pattuglie A.N.P.A.N.A. e del Nucleo Interregionale Antibracconaggio continueranno durante tutta la stagione venatoria in diverse zone d’Italia, a supporto e di concerto con le Autorità locali, nel comune perseguimento della legalità e della tutela della fauna selvatica del nostro Paese.