“Il decreto di riordino delle province, messo in campo dal Governo Monti, produrrà come unico risultato tangibile il progressivo isolamento dei territori di Crotone e Vibo Valentia dal resto del Paese”. A lanciare l’allarme, in una nota congiunta, i senatori del Pdl Dorina Bianchi e Francesco Bevilacqua, impegnati a definire una serie di azioni volte a scongiurare il rischio di soppressione delle province di Crotone e Vibo Valentia. “Si tratta di scelte miopi e scellerate del Governo tecnico che porteranno, se definitivamente approvate, all’impoverimento delle due province – accusano i parlamentari calabresi – indebolite nella lotta alla criminalità organizzata, isolate rispetto ai principali processi di sviluppo e di crescita economica, ridimensionate in termini di presenza di presidi di legalità, funestate dal caos istituzionale e inginocchiate rispetto alla crescente sfiducia dei cittadini nei confronti delle Istituzioni e della rappresentanza politica”. “Contrariamente a quanto ha sempre asserito il Governo inoltre, – rincarano Bianchi e Bevilacqua – il riordino delle province non garantisce affatto il mantenimento delle posizioni lavorative dei dipendenti. Infatti, precisa il decreto, ‘le relative dotazioni organiche saranno rideterminate tenendo conto dell’effettivo fabbisogno’.
Dunque, non si dà assolutamente per scontato che le nuove province assorbiranno l’intera dotazione di personale di quelle che vi confluiranno. Si avvia quindi, anche per i lavoratori crotonesi e vibonesi dell’Ente Provincia, un percorso incertissimo, sia sulla destinazione lavorativa, sia sulla possibilità stessa di proseguire il rapporto di lavoro”. Dorina Bianchi e Francesco Bevilacqua, dunque, annunciano battaglia: “Dobbiamo opporci a una riforma assurda e illogica attraverso forti iniziative parlamentari (mozioni, interrogazioni), mirate a far comprendere che leggi con un impatto profondo sulla forma di Stato prevista dalla Carta Costituzionale non possono essere inserite surrettiziamente in un decreto legge che ha l’obiettivo di salvaguardare le finanze pubbliche, proponendo inoltre tempi irrealistici per l’accorpamento delle Province, mettendo così a rischio lo svolgersi delle ordinarie attività amministrative. “Interrogheremo sin dai prossimi giorni – concludono i senatori Pdl – il ministro Patroni Griffi su tutte queste contraddizioni, con particolare riferimento alla salvaguardia dei livelli occupazionali attuali. Il presidente dei senatori Pdl, Maurizio Gasparri, da parte sua, si è impegnato a incontrare i rappresentanti dei nostri territori e abbiamo già chiesto un incontro anche al ministro Cancellieri per discutere delle gravi problematiche legate alla possibile soppressione dei presidi di legalità nelle province ad alta densità mafiosa”.