di Antonio Iapichino. Il Sindaco di Crosia, Gerardo Aiello, è intervenuto in tema di sicurezza e tutela ambientale. Lo scorso 30 ottobre, infatti, il Primo Cittadino, ha emanato un’ordinanza sindacale (n.20) avente per oggetto il ripristino, la manutenzione e la pulizia dei fossi di scolo. Il documento del sindaco esordisce premettendo che “in tutto il territorio comunale sono presenti numerosi fossi di scolo demaniali e privati che sono stati tombinati con tubazioni di vario genere o aboliti del tutto con gravi rischi per l’incolumità delle persone e cose; che in occasione delle perturbazioni atmosferiche di forte intensità degli ultimi anni, puntualmente si sono verificati allagamenti delle strade pubbliche e private in varie zone del territorio comunale con danni alle infrastrutture pubbliche e private; ravvisata, pertanto, l’urgente necessità di ripristinare la sede degli scarichi a cielo aperto quali fossi e canali demaniali e privati, mediante l’eliminazione di eventuali tubazioni, per consentire un deflusso regolare delle acque piovane, specialmente in occasione di forti precipitazioni atmosferiche”. Inoltre, il Primo Cittadino nella premessa dell’ordinanza fa notare che “il non scolo delle acque può comportare, a causa del ristagno delle stese l’insorgere di problemi di carattere idrogeologico e igienico-sanitario e che in alcuni fossi e canali non vengono svolte opere di manutenzione, quali pulizia del fondo di detriti depositati, sfalcio e taglio delle erbacce e piante cresciute spontaneamente all’interno dell’alveo”.
Il Primo cittadino “considerato che sono attribuite ai privati le competenze inerenti la manutenzione dei fossati non demaniali, la riparazione di sponde e argini; ritenuta l’urgenza e la necessità di provvedere alla pulizia dei corsi d’acqua, canali, tombinature e fossi correnti sul territorio comunale, allo scopo di consentire il regolare deflusso delle acque” e viste specifiche comunicazioni della Provincia di Cosenza “con le quali si evidenziano le responsabilità sia dei privati cittadini che degli stessi Comuni in merito alla messa in sicurezza dei corsi d’acqua e fossi di scolo, ordina a tutti i proprietari, affittuari, conduttori e detentori a qualsiasi titolo di terreni di procedere all’esecuzione degli interventi di seguito elencati entro gg. 20 (venti) dalla data della presente ordinanza” (è del 30 ottobre 2012): “scavo, profilatura, ridimensionamento, pulizia dei fossi e dei canali di scolo delle acque meteoriche anche superficiali in aree private, nonché eliminazione dei tratti di tubazioni posati nei fossi di scolo, sia in prossimità dei passi carrai che nei tratti a confine tra le proprietà private, così da favorire il regolare deflusso delle acque stesse e la loro immissione nei fossi principali; apertura di tutti i fossi che siano necessari per il regolare scolo delle acque che si raccolgono sui terreni di proprietà privata; estirpare almeno due volte all’anno, nei mesi di aprile e settembre, tutte le erbacce e arbusti che nascono nei predetti fossi; rimuovere immediatamente gli alberi, tronchi e grossi rami delle piantagioni laterali ai canali che, per qualsiasi causa, cadessero nei corsi d’acqua; ripristinare le sponde e gli argini che servono di ritegno alle acque e che siano stati in tutto o in parte distrutti o alterati”. Il Sindaco, inoltre, dispone che “trascorso il termine assegnato senza che gli interessati abbiano ottemperato a quanto sopra ordinato si provvederà all’esecuzione d’Ufficio a spese dei medesimi interessati, oltre alla denuncia all’Autorità Giudiziaria ai sensi dell’art. 650 del codice penale; che qualsiasi danno che dovesse verificarsi a causa del mancato adempimento dei lavori descritti nella” suddetta “ordinanza, sarà posto direttamente a carico degli inadempienti, unitamente a tutte le spese che saranno sostenute” dall’Amministrazione; “che all’esecuzione, alla vigilanza sull’osservanza delle disposizioni della” suddetta “Ordinanza e all’accertamento e all’irrogazione delle sanzioni provvedano, per quanto di competenza, il Comando di Polizia municipale, l’Ufficio tecnico comunale, nonché ogni altro agente o ufficiale di Polizia Giudiziaria a ciò abilitato dalle disposizioni di legge vigenti”. Infine, il sindaco Aiello evidenzia che “ai contravventori, ferma restando l’applicazione di più gravi sanzioni penali e/o amministrative previste dalle vigenti leggi in materia, la violazione della” suddetta “Ordinanza comporta l’applicazione della sanzione amministrativa di una somma da € 50,00 ad € 500,00 con eventuale pagamento in misura ridotta ai sensi di legge”.