“Letta la nota a firma della dott.ssa Falsetta dell’ABC Calabria apparsa su ilcirotano.it in merito alle posizioni che la USB ha inteso in modo più che legittimo esprimere riguardo la situazione in cui versa la società Ferrovie della Calabria, nonché tutto il settore del TPL calabrese, è scritta sicuramente sotto dettatura e fa chiaramente capire come oggi in Calabria la libertà di opinione e l’onestà intellettuale è mortificata per chiari scopi di posizionamento personale, da persone e soggetti che dovrebbero ripercorrere la loro storia prima di esprimere giudizi politici e proporre all’opinione pubblica, questo comportamento è si fuorviante, la rappresentazione di cosa realmente è successo nell’ultima riunione tenutasi a Catanzaro nella sede dell’Assessorato ai Trasporti. Un miserabile tentativo di intimidazione ad una libera Organizzazione di lavoratori posto in essere forse in concerto con chi pretende di governare senza darne conto ai cittadini. Nella nota richiamata, la dott.ssa Falsetta asserisce che l’USB nella riunione del 31 ottobre “ha cercato forzatamente di snaturare i termini reali della riunione, nel misero tentativo di distogliere lavoratori, cittadini e organismi sociali dall’audace e sostitutiva azione di recupero dell’azienda promossa dalla Regione Calabria, e, in particolar modo, dall’Assessorato regionale ai Trasporti”. Premesso che non ci siamo accorti della presenza di alcun appresentate dell’ABC Calabria, precisiamo che il nostro intervento, per la limitatezza del tempo a disposizione che ci è stato concesso, si è solo soffermato sulla necessità di capire quali le risposte intendesse dare l’Assessore on.Fedele ai lavoratori e ai cittadini calabresi invitandolo, contestualmente, a intraprendere le azioni necessarie per addivenire alla soluzione del problema, proponendo, se necessario, anche lo sforamento del totem del Patto di stabilità, per reperire le risorse già iscritte a bilancio, al fine di risolvere la crisi di liquidità del settore e non solo delle FdC. Ci si è soffermati sul punto precedente non perché non riconosciamo la responsabilità di altri nella fallimentare gestione dell’azienda, ma perché riteniamo che questo debba essere affrontato successivamente alla sua salvezza e messa in sicurezza. Domandiamo invece alla dott.ssa Falsetta, visto che conosce i contenuti della discussione, come mai non dice nulla, visto il nome della associazione che presiede, in merito al fatto che in quella sede l’Assessore non ha assolutamente speso una parola sul grave disagio arrecato ai cittadini ai quali è negato il diritto alla mobilità. Gli stessi cittadini i quali lo hanno eletto per poter fruire di uno quei diritti fondamentali nei quali sono da annoverare i Trasporti Pubblici.
Anzi ha fatto chiaramente capire che poco importa alla politica del disagio che tanti cittadini calabresi subiscono quotidianamente. A tal proposito rammentiamo alla Dott.ssa Falsetta il periodo 2003/2005 in cui ella era molto vicina a chi gestiva in qualità di Amministratore unico le FdC, organizzando dibattiti e convegni, forse anche finanziati con risorse dell’azienda, dove si diede inizio alla finanza creativa e all’utilizzo dell’azienda per scopi propagandistici e politici e la deroga al regolamento e promozione concessa dall’attuale Direttore Generale per favorire la riqualificazione di un suo parente molto stretto al quale è stato attribuito un parametro contrattuale superiore a quello avente diritto. La dott.ssa Falsetta inoltre, volutamente travisa i fatti quando dichiara che USB tace in merito alle risorse trasferite dal ministero alle FdC. Noi però chiariamo e gli rinfreschiamo la memoria. Le FdC vantano crediti certificati pari se non superiori ai debiti che il Ministero ha regolarmente trasferito alla Regione Calabria e mai liquidati in suo favore. A tal proposito, bastava essere un po’ più attenta e leggere i giornali, perché lo stesso Assessore Fedele ha parlato di distrazioni da parte della precedente Giunta e di un diverso utilizzo di quei fondi, o leggere cosa dichiarava il vice Ministro alle Infrastrutture e ai Trasporti On. Misiti ad un’interrogazione parlamentare proposta dall’on. Tassone all’epoca dell’ultimo Governo Berlusconi per capire di chi sono le responsabilità dell’attuale situazione. In merito al supposto silenzio della mala gestione aziendale, premesso che USB è costituita in azienda da appena un anno, la Dott.ssa Falsetta dovrebbe rivolgere le sue accuse a chi in quest’ultimo decennio a cogestito con il gruppo dirigente e i management aziendali i percorsi industriali e gestionali che hanno certamente contribuito alla crisi aziendale. In ogni caso restiamo a disposizione della Dott.ssa Falsetta qualora ella volesse aprire un dibattito pubblico su come si è arrivati alla situazione attuale e quindi per fare chiarezza su di chi sono le responsabilità politiche e gestionali. Lasciano invece il tempo che trovano le allusioni di piccolo cabotaggio riportate nella nota che non fanno altro che dimostrare il di Lei spessore”.