Giovedì 1 novembre 2012, durante un servizio mirato al controllo del territorio, in particolare alla prevenzione e repressione del fenomeno del bracconaggio all’interno del Parco Nazionale della Sila personale forestale dei Comandi Stazione Parco di Cotronei e Gariglione, successivamente supportati anche dal Reparto di Val di Neto, tutti dipendenti dal Coordinamento Territoriale del CFS per l’Ambiente di Cosenza, in due diverse operazioni di polizia, ha segnalato alla competente Procura della Repubblica n° 4 cacciatori del crotonese per due distinte fattispecie di reato: esercizio venatorio ed introduzione di armi all’interno del Parco Nazionale della Sila. Il personale forestale, già in servizio dalle prime ore del giorno, durante una perlustrazione a piedi in località Caprarella, Timpone della Monaca di Cotronei, ad una quota di oltre 1500 mslm, all’interno di un bosco d’alto fusto di faggi, scorgeva la presenza di due cacciatori i quali, con cani da ferma al seguito stavano effettuando una battuta di caccia alla beccaccia (Scolopax rusticola L.), la regina del bosco, specie questa dell’avifauna selvatica, che, in seguito a recenti studi, risulta in preoccupante calo numerico in Italia ed in Europa, quindi, l’area protetta del Parco dovrebbe costituire una zona di sicuro rifugio tale da consentirne la ripresa e scongiurarne il potenziale rischio di estinzione. I due, dopo essere stati seguiti nei loro movimenti al fine di accertare in modo univoco quanto stessero facendo, venivano prontamente fermati dal personale forestale.
Gli venivano pertanto contestati i reati di esercizio venatorio ed introduzione di armi in area protetta e conseguentemente venivano posti sotto sequestro n° due fucili da caccia semiautomatici calibro dodici, il relativo munizionamento ed altri mezzi di caccia (beepeer). Nella stessa mattinata, il medesimo personale, avendo notato due mezzi fuoristrada parcheggiati ai margini di una radura, ed avendo altresì udito i latrati di una cane segugio provenire dalla limitrofa area boscata ricadente nel perimetro del Parco, effettuava un largo giro di perlustrazione a piedi all’interno del bosco al fine intercettare tali persone. Dopo diverse ore i due venivano scorti dal personale forestale mentre, a passo spedito, cercavano di raggiungere i mezzi per lasciare la zona. Qui era ad attenderli altro personale forestale che, prontamente, li fermava mentre stavano per lasciare l’area parco a bordo dei predetti mezzi fuoristrada. I due venivano così identificati e dopo le formalità di rito gli venivano sequestri due fucili semiautomatici calibro dodici ed il munizionamento caricato a pallettoni che recavano al seguito. Tali operazioni, messe in atto dal personale forestale in servizio all’interno del Parco Nazionale della Sila, rientrano nell’ambito del contrasto al fenomeno del bracconaggio.