2 milioni di trasferimenti statali in meno. Con questa ipoteca sarà chiuso il prossimo bilancio comunale. Un dato che, da solo, dovrebbe indurre tutti alla riflessione ed a mostrare uno spirito di collaborazione, in una delle peggiori crisi economiche, soprattutto per la autonomie locali. Un approccio propositivo che hanno invece preferito mettere da parte Pdci e Prc, cimentatisi anch’essi nello sport più in voga di questi tempi: la demagogia. – Che confusione! E’, questo, il primo commento che verrebbe da fare rispetto al cocktail di dati, numeri e opere messi insieme, senza alcun criterio né fondamento. Di strumentalizzazione, ve n’è già troppa in giro. Le sinistre comuniste potevano sottrarsi a questo circo. Quanto meno per continuare a distinguersi. Proponendo. Dialogando appunto. In un clima democratico, acceso ma che ha necessità di punti fermi. Tra questi, l’esigenza di unità sulle grandi questioni, come ad esempio la revisione generale della spesa pubblica. – Sui citati 10 milioni di euro di finanziamento, riportati nella polemica letta stamani, si fa un pasticcio totale. Chi inveisce, quasi con tono messianico, contro l’Esecutivo mette insieme tutto: Piano Strutturale Associato (PSA), Progetti Integrati di Sviluppo Urbano (PISU) e Contratti di Quartiere. Eppure è noto ormai a tutti, non soltanto agli addetti ai lavori, che ognuno di questi ha una storia progettuale e politica a se stante. – Con i Contratti di Quartiere sono stati realizzati interventi diversi e complessi di urbanizzazione. Due soli esempi: il centro polivalente e la riqualificazione dell’area in contrada Matassa. Altro che soli marciapiedi! – Per non parlare dei PISU. Chi ha preferito una inutile veemenza sulla stampa, dice mezza verità quando allude alla necessità dei progetti. Per quel che ci riguarda, così come già sostenuto in altre occasioni, avemmo investito quelle ingenti risorse in modo diverso. Purtroppo, quei progetti non ci appartengono perché sono stati ereditati dalla precedente amministrazione di centro sinistra. Di certo, a questa classe dirigente non è mai passata dalla mente l’idea di poter far perdere quelle risorse destinate comunque allo sviluppo ed all’elevazione della qualità della vita dei rossanesi. – Su Bucita, questione antica e che a volte ritorna, preferiremmo davvero non tediare oltre questa Città che sul governo responsabile dei rifiuti, come tutti i comuni della Calabria, ha ben altre e più gravose emergenze future da gestire con lungimiranza, previsione e riduzione dei disagi e dei costi alla collettività.
Una cosa è certa, il fatto che anche le sinistre comuniste dimentichino con disinvoltura la propria storia politico-amministrativa e dunque genesi ed evoluzione di quell’impianto in quel preciso sito è, anch’esso, segno della crisi valoriale che si attraversa. – Analogamente sulle lottizzazioni. Si rincorre ancora la via della demonizzazione del centro destra per avere sprigionato energie, risorse e progettualità in un settore per l’innanzi lasciato all’anarchia. Assurdo. Intere generazioni ricordano caos e confusione imperanti all’epoca, in assenza di un Piano Regolatore Generale (PRG) rimasto nei cassetti per 17 anni, in assenza di regole e progetti coerenti di sviluppo nel medio e lungo termine. Con l’approvazione del PRG, il centro destra seppe disegnare lo sviluppo della Rossano moderna degli anni che seguirono. – Il buon governo di centro destra volle e seppe ovviare allo stallo, in termini di strumenti urbanistici, nel quale questa Città si trovava relegata per evidente incapacità politica e di governo degli stessi che, dall’opposizione, hanno poi sempre detto di no a tutto: al sottopasso di S.Angelo, per citare una delle infrastrutture emblematiche di una serie di progetti che fecero di Rossano una Città più moderna ed all’avanguardia in Calabria. – Le sinistre comuniste dimenticano anche i 5 milioni di euro dei PISL di recente intercettati, ancora una volta da questa classe dirigente e finalizzati al rilancio commerciale del centro storico delle due città dell’Area Urbana, così come dimenticano il Piano Strutturale Associato (PSA) che è in corso e che vede Rossano insieme ad altri comuni associati, impegnati nel disegnare lo sviluppo territoriale e non più soltanto comunale. – Facciamo giudicare ai rossanesi se Rossano, oggi con la Giunta guidata da Giuseppe Antoniotti, così come nei precedenti governi di centro destra, sia stata e sia una città più o meno organizzata, pulita, ordinata, con scuole monitorate, piazze abbellite e ristrutturate, viabilità e traffico regolato, attenzione al centro storico e all’ambiente. Da questo punto di vista, abbiamo la coscienza a posto.