L’8 ottobre scorso, Mariannina Leonetti (cittadina di Carfizzi, maestra presso il plesso scolastico del centro albanofono e consigliera comunale di minoranza), ha pubblicato, nei locali pubblici una lettera rivolta ai suoi concittadini, e per conoscenza invita anche al dirigente dell’istituto comprensivo di Pallagorio e all’Ufficio scolastico regionale. La signora Leonetti, nella sua comunicazione, lamentava il fatto che, alla manifestazione celebratasi giovedì 4 ottobre, in onore dello scrittore Carmine Abate, “il Sindaco, così come comunicato dall’assessore all’istruzione Fortunata Basta, non intende far partecipare attivamente i bambini in quanto la scaletta della manifestazione era stata già predisposta e non c’era spazio per altro”(testualmente riporta la missiva). La maestra, mercoledì 3 ottobre, aveva avuto un colloquio con l’assessore al ramo, Basta, e con i genitori degli alunni che a detta della stessa dopo un “comprensibile momento di incredulità e disappunto, insieme si decide di lasciar cadere l’iniziativa” e considera la scelta degli organizzatori: “abnorme e fuori dal mondo che si impedisca a bambini delle scuole di partecipare attivamente ad una manifestazione culturale, vanificando così il loro impegno e il lavoro svolto con le insegnanti”. “Ho ritenuto opportuno dover fare queste considerazioni pubblicamente – prosegue il documento di Mariannina Leonetti – perché quanto accaduto è a dir poco inusuale e molto grave. Certo sono consapevole che questo fatto può sembrare poco importante in questo nostro paese dove la maggior parte delle persone vive il dramma della mancanza di lavoro. Nonostante ciò è impensabile che passi sotto silenzio un episodio del genere che tocca la libertà degli individui e la libera espressione degli adulti e addirittura dei bambini. Per quanto mi riguarda – conclude – non posso che concludere con l’amara considerazione che il nobile intento della norma sociale “prima le donne e i bambini” a Carfizzi purtroppo, da qualche tempo, ha assunto un nuovo significato: prima attaccare le donne e poi i bambini”.
Alla lettera della Leonetti, ha risposto lo scorso giovedì 18 ottobre, il sindaco Carmine Maio (notizia appresa dal sito celeste.it): “Lo facciamo, per chiarire e rendere pubblica a tutti i cittadini di questo paese il reale svolgimento dei fatti citati nella lettera della maestra Leonetti, e smentire un mucchio di falsità in essa riportate”. Nel ribattere, Maio, ripercorre i fatti contestatigli: “abbiamo invitato la dirigenza scolastica dell’Istituto comprensivo di Pallagorio e, con esso, anche tutte le maestre che lavorano presso la scuola primaria di Carfizzi ma, nella stessa lettera di invito, specifichiamo che non era stato chiesto nulla se non semplicemente partecipare ad un evento che, per forza di cose, aveva un interesse anche per la scuola”. Per il sindaco, “solo la maestra Leonetti si è lamentata del fatto che non le è stato concesso uno spazio a lei dedicato. Ci chiediamo chi sia mai la maestra Leonetti per arrogarsi il diritto a dover intervenire seppur con i suoi alunni (solo loro però e non gli altri a cui lei non insegna) in una manifestazione organizzata dal Comune di Carfizzi e quale sensibilità crede di avere più di altri per cui se non le si concede un microfono da questo ne derivi un atto grave e inusuale. “A quanto ci è dato sapere, continua il primo cittadino, è stato anche proposto da Carmine Abate alla stessa maestra di organizzare un incontro ad hoc nella stessa scuola per parlare del libro e personalmente avevo fatto sapere ad Abate che il Comune di Carfizzi avrebbe regalato a tutti i bambini il libro di Carmine a ricordo dell’evento, ma la maestra ha rifiutato e non sappiamo ancora il perché”. Nell’epistola, Maio, dichiara che sulla vicenda ha avuto anche un colloquio con la dirigente dell’istituto dalla quale gli risulta che “l’iniziativa della maestra Leonetti era un’iniziativa del tutto personale come singola insegnante e non autorizzata dalla stessa Dirigenza scolastica”. La replica del sindaco, si conclude con una promessa, all’insegnate: “di questo fatto come di altri fatti successi negli anni passati in cui lei era anche Vicesindaco di questo paese ne parlerò con la Dirigenza Scolastica Provinciale e Regionale, così magari i suoi superiori ci aiuteranno a capire se siamo noi che stiamo sbagliando o nella scuola del nostro paese ci sia qualcosa che non va”.