Novara 1
Marcatori: Pesce 47°; Gabionetta 59°; Gabionetta (R) 65°
Crotone (4-3-2-1): Caglioni, Matute, Vinetot, Abruzzese, Mazzotta, Maiello, Eramo, Galardo, Gabionetta (Checcucci), Calil (Pettinari), De Giorgio (Addae). All. Drago
Novara (4-3-1-2): Kosicky, Ghiringhelli, Lisuzzo, Ludi, Del Prete, Pesce, Barusso, Marianini (Lazzari), Mehmete (Rubino), Lepiller (Piovaccari), Gonzales. All. Tesser
C’è voluta la presenza all’Ezio Scida del presidente della Lega di B, Andrea Abodi, perché il Crotone sei partite dopo tornasse al successo conquistando la terza vittoria stagionale e sempre in casa. La presenza del presidente per rendersi conto dell’efficienza dello stadio per la partita amichevole che la nazionale di B dovrà disputare a Crotone il 28 novembre controla Russia. L’ultima volta contro il Cittadella alla terza giornata. Lo fa a spese del Novara arrivato all’Ezio Scida con la nomea di squadra dalla forte personalità lontano dalle mura amiche (una sola partita persa immeritatamente in quel di Reggio Calabria). Anche all’Ezio Scida gli uomini di mister Tesser avevano create le premesse per un altro risultato utile con il gol di Pesce realizzato dopo due minuti dall’inizio della ripresa. L’illusione di portarsi a casa i tre punti come avvenuto nel campionato 2009/2010 è durata soltanto dodici minuti. Dopo ci ha pensato Gabionetta con il suo show a ridimensionare gli avversari ribaltando il risultato con una doppietta. La prima marcatura al cinquantanovesimo. Dopo una perfetta triangolazione con De Giorgio, il brasiliano entra in area di rigore e fulmina il portiere Kosicky. Il gol del pareggio contribuisce a far cambiare anche il volto all’incontro che si sposta a netto favore del Crotone. La supremazia si concretizza dopo sei minuti. Protagonista il difensore esterno Mazzotta che s’invola lungo la fascia sinistra evitando diversi avversari e giunto in area di rigore si guadagna un calcio di rigore. Dagli undici metri Gabionetta mette dentro dopo aver spiazzato il portiere. Nel mezzo dei due gol un’altra azione pericolosa di Gabionetta con tiro da fuori area costringeva il portiere a deviare il pallone in angolo. Lo scampato pericolo di un’altra sconfitta dopo aver subito il gol ad inizio ripresa ha sortito negli uomini di Drago l’effetto di credere, finalmente, che vincere non era più un miraggio come nelle precedenti sei giornate.
In questo successo c’è stato molto decisionismo del tecnico, oltre alla bravura dei giocatori. La conferma di Matute difensore destro ha potenziato la fase offensiva. Dai piedi del giocatore sono partiti tanti palloni per i compagni più avanzati. Il centrocampo composta ancora da Eramo, Maiello, Galardo, una vera diga. I tifosi locali si aspettavano qualcosa in più da Calil. I fischi a lui indirizzati sono stati ingenerosi. La passata stagione il brasiliano ha realizzato diciassette gol determinanti per la salvezza. Da parte del Novara una certa presunzione nel pensare di aver in pugno la partita dopo il momentaneo pareggio. Caglioni, a parte il gol subito non è mai intervenuto per sbrogliare qualche difficile situazione, soltanto ordinaria amministrazione. Il reparto che più è piaciuto la difesa. I due gol subiti non alterano il giudizio. Poco redditizio come in altre partite Gonzales e Leppiller. Mehmeti si è guadagnato la sufficienza. In campo le due squadre si sono presentate con diverso schieramento. Crotone con il 4-3-2-1 che prevedeva Gabionetta e De Giorgio esterni di fascia, Calil punta più avanzata. Novara con il 4-3-1-2: Pesce, Barusso, Marianini a centrocampo, Lepiller trequartista, Gonzales e Mehmeti sulle fasce con il compito di convergere al centro nei pressi dei diciotto metri. Ha avuto la meglio il Crotone che conquista i tre punti e rimane imbattuto per la seconda giornata. Il Novara rallenta la sua corsa verso i play-off essendosi trovato di fronte una squadra che sta riprendendo la fisionomia della seconda parte dello scorso campionato quando è stata giudicata tra le migliori del girone.