L’area archeologica del tempio di Apollo Aleo, si potrà rifare il look esterno. E’ pervenuta infatti nella giornata del 16 scorso, il nulla osta da parte della Soprintendenza per i Beni archeologici della Calabria, a firma della stessa soprintendente, Simonetta Bonomi. Come si ricorderà avevamo dato notizia dell’avviato lavoro di recinzione della pineta Comunale che avrebbe dovuto toccare anche l’area interessata, ma che, il divieto imposto dalla Direzione regionale dei Beni Culturali, aveva escluso in quella fase il tempio di Apollo. Il Sindaco, Roberto Siciliani non si era scoraggiato e in quell’occasione aveva richiesto un incontro con la dott.ssa Aisa per verificare la disponibilità e chiarire i termini dell’intervento dell’Amministrazione Comunale. Si è giunti così alla decisione, previo nulla osta formale di potere recingere l’area, non prima di avere evidenziato da parte della Bonomi e della stessa soprintendenza che il diniego nasceva all’epoca dal fatto che erano presenti e sono tutt’ora presenti fattori e problematiche più gravi, non ancora risolti. I problemi “gravi irrisolti” cui la nota fa riferimento, afferiscono al pascolo abusivo e indiscriminato di cavalli nell’area, al non trattamento con prodotti selettivi delle erbe ed altro, cose basilari per rendere fruibile a turisti e visitatori l’area.
Nel nulla osta si legge “per quanto riguarda la recinzione contigua all’area del tempio, poiché l’esistente insiste su una delle zone dove la stratificazione antica è più consistente ed è realizzata con paletti di ferro fissati nel terreno con una scarpa di cemento, dato il rischio levato che la loro rimozione comporta, suggeriamo un trattamento antiruggine degli stessi e la sostituzione della rete esistente, rimandando la sostituzione integrale della recinzione al progetto da noi presentato in Regione e che prevede, tra l’altro, migliorie sostanziali alle strutture presenti nell’area. Dato che, continua la nota, l’opera verrà realizzata in area archeologica, tutte le operazioni di espianto della vecchia e posizionamento della nuova recinzione, dovranno essere eseguite rigorosamente a mano, alla presenza di personale tecnico scientifico” dovrà essere l’Ente Comunale a questo punto che dovrà rivolgersi a qualche collaboratore archeologico esterno, esperto nei settori di ricerca inerente il lavoro da eseguire e gli oneri saranno a carico dello stesso Ente, per come previsto dal D.l.vo 163/2006 (art.96 comma 5), mentre la direzione scientifica sarà esercitata dalla stessa soprintendenza per i Beni Archeologici della Calabria. Si spera ora, che il più articolato e qualificato progetto della Soprintendenza, sia esperito nel breve periodo, per non vanificare se si dovesse ancora rinviare tale intervento, il lavoro che nelle more, il Comune dovrà sostenere ed effettuare.