Mastro Carmelo, il comunista di Piazza Rossa, che, al pari di pochi altri, coniuga il dovere sociale verso la politica di sinistra a quello religioso di cattolico praticante, è veramente euforico “Finalmente la Chiesa di San Giuseppe lavoratore, realizzata con l’impegno del rione delle Sante Croci e con il contributo della intera comunità civico-sociale ciromarinese, superato ogni impedimento burocratico, è completa della intera documentazione per essere consacrata e per qui invocare il nome di Dio, nutrirsi della sua Parola, vivere dei suoi sacramenti.
Qui la santa assemblea – come cantano le preghiere a Cristo – riunita intorno all’altare celebrerà il memoriale della Pasqua e si nutrirà al banchetto della Parola e del corpo di Cristo”.
Come noto la Chiesa di san Giuseppe lavoratore, nel tripudio della intera collettività, è stata solo benedetta. E la differenza tra benedizione e consacrazione, secondo le rigide leggi ecclesisastiche, non è di poco conto. Terminata la costruzione di una chiesa o di un oratorio pubblico, prima che si possa celebrare la messa, si deve procedere alla cerimonia della benedizione. Questa funzione non è riservata al vescovo; ma un sacerdote non può compierla senza il permesso dell’Ordinario. Se si trattasse di Oratorio privato non ci sarebbe che da fare la benedizione del luogo. La benedizione intende attirare la protezione divina sul luogo, affinché il culto possa essere dato a Dio senza i disturbi dell’avversario, e perché il Signore sia munifico verso coloro che in quel luogo pregano. Un luogo benedetto, a rigore, potrebbe essere dedicato in seguito ad altro scopo. Questo succede abbastanza spesso quando si intende costruire una Chiesa in un nuovo quartiere. Per non lasciare i fedeli privi di luogo sacro, ci si serve anzitutto di un capannone oppure si edifica un cripta. Prima di celebrarvi i sacramenti, questi locali vengono benedetti. Una volta costruita la Chiesa, capannone e cripta in genere vengono destinati ad altri usi parrocchiali. Quando invece si procede alla consacrazione si intende trasferire in maniera permanente una realtà dall’uso profano all’uso sacro, e cioè al culto di Dio. Ogni chiesa cattedrale o parrocchiale deve essere consacrata. Ma questa cerimonia è possibile solo quando la chiesa possiede un altare fisso e questa è la condizione che spesso fa ritardare assai il rito della consacrazione. Il segno di riconoscimento della avvenuta consacrazione è costituito dalle crocette in forma greca che vengono affisse sui muri in varie parti della Chiesa. In passato si richiedeva che almeno in alcuni punti la Chiesa fosse di pietra. La pietra infatti è resistente al tempo e permane nei secoli e meglio esprime il senso del trasferimento perpetuo all’uso sacro. Proprio perché tante chiese non erano fatte di pietra, non venivano consacrate. Questo è stato il motivo per cui, ad esempio, la basilica di Notre-Dame di Parigi fu consacrata soltanto nel secolo XIX. “Finalmente il rione S.Croci ha la sua Chiesa, che con la intercessione di Sua
Eccellenza Mons. Domenico Graziani, potrebbe diventare Parrocchia – dice soddisfatto Mastro Carmelo, che subito “si prodiga” nei ringraziamenti – Se, finalmente, la documentazione tecnico-amministrativa è a posto, questo si deve al geometra Nicodemo Salerno, che con pazienza e competenza ha sistemato le diverse “sofferenze” della pratica. E’ ancora mio dovere far sapere alla cittadinanza che i fratelli Aloisio, oltre al terreno per la realizzazione della Chiesa, hanno donato altri 350 metri per la costruzione dell’Oratorio, progettato, gratuitamente dall’arch. Luigi Saltarelli e dai suoi collaboratori Maria Loppresti, Sergio Montemurro, De Franco e Salvatore Ippolito” Mastro Carmela – il comunista cattolico – eleva alla Chiesa il suo canto d’Amore, come la Chiesa ci ha da secoli insegnato “Chiesa santa,vigna eletta del Signore,che ricopre dei suoi tralci il mondo interoe avvinta al legno della croce innalza i suoi virgulti fino al cielo. Chiesa beata, dimora di Dio tra gli uomini,tempio santo costruito con pietre vive sul fondamento degli Apostoli,in Cristo Gesù, fulcro di unità e pietra angolare. Chiesa sublime …Qui il fonte della grazia lavi le nostre colpe,perché i tuoi figli muoiano al peccato e rinascano alla vita nel tuo Spirito”
Se oggi, finalmente, la Chiesa può essere consacrata, il merito è esclusivamente del compagno Carmelo Ferraro, un comunista come me cattolico. Egli, divenuto pure antipatico (per le troppe insistenze) alle Autorità ecclesiastiche e comunali, ha seguito passo passo lo sviluppo della documentazione tecnico-amministrativa, insistendo pure sul personale comunale in pensione. Grande Mastro Carmelo,esempio eccellente di impegno religioso e socio-politico.
ci voleva, speriamo funziona bene per quel rione fatto da tanta brava gente.
Una bella NOTIZIA!