Crotone 0
Marcatore: Soncin 3°, Loviso 73°
Ascoli (3-5-2): Guarna, Peccarisi, Ricci, Faisca, Pasqualini, Scalise, Di Donato (Russo), Loviso, Fossati (Capece), Soncin, Feczesin (Zaza). All. Silva
Crotone (4-3-2-1): Concetti, Correia (Checcucci), Vinetot, Abruzzese, Migliore, Eramo, Pettinari, Galardo (Maiello), Gabionetta, Calil, De Giorgio (Ciano). All. Drago
Arbitro: Michal Fabbri (Ravenna). Coll. Gava e Valeriani
Quarto giudice: Ripa
Ammoniti: Peccarisi, Ricci, Loviso, Scalise, Zaza, Vinetot, Maiello, Russo.
Espulso: Calil 38° (doppia ammonizione). Drago allontanato dalla panchina
Angoli:8 a2 per il Crotone
Recupero 2 e 5 minuti
Spettatori duemila.
Non cambia il cliché del Crotone formato esterno e, da qualche settimana anche in casa: distrazione difensiva e imprecisione in attacco che consentono agli avversari di portarsi a casa i tre punti. Ad Ascoli l’emorragia dei risultati negativi in trasferta non si arresta. Due errori che sommati al poco rendimento di qualche giocatore stanno penalizzando la squadra oltre i propri demeriti. Calil non è più il goleador della passata stagione quando rappresentava una serie minaccia per qualsiasi difesa. I diciassette gol realizzati lo confermano. Evidentemente non riesce a metabolizzare il ruolo di prima punta che le sta assegnando Drago e questo potrebbe essere la causa del nervosismo che il giocatore manifesta durante l’incontro. Le due ammonizioni che hanno causato l’espulsione erano evitabili e non avrebbero lasciato la squadra con un uomo in meno sottoponendola ad uno sforzo notevole per riequilibrare il risultato. In difesa l’impiego di Migliore a sinistra lascia sempre il segno in negativo. Contro l’Ascoli non ha sorvegliato Soncin quando è andato in gol (terzo minuto) con un colpo di testa in assoluta libertà dopo aver ricevuto il pallone da Feczesin. Attorno a questi due episodi è maturata la terza sconfitta consecutiva del Crotone (quarta in trasferta, quinta dall’inizio del campionato). Il pareggio sarebbe stato il risultato giusto che avrebbe premiato il notevole sforzo fatto dai rossoblù, anche se in maniera sterile, dopo il primo svantaggio.
Il pareggio sarebbe potuto arrivare al ventiquattresimo se il pallone colpito di testa da Abruzzese, dopo aver raccolto una punizione di De Giorgio, non avesse incocciato la parte interna della traversa. Al venticinquesimo è Calil (unica volta del giocatore ad essere pericoloso) a mandare il pallone di poco a lato dopo averlo colpito di testa. Tredici minuti dopo (trentottesimo) il brasiliano lascia in dieci la sua squadra. La circostanza di dover sopperire all’inferiorità numerica ha costretto Drago a schierare una difesa a tre spostando in avanti il baricentro. E’ stata un’ottima trovata giacché da questo momento in poi è un Crotone più offensivo che attua un ottimo possesso palla ma non riesce mai a concludere a rete. Il pareggio se lo guadagnava Abruzzese al cinquantunesimo ma per l’arbitro in posizione irregolare e non convalidato. La spinta offensiva degli uomini di Drago è vana per colpa dell’ex Loviso che raddoppia direttamente su calcio piazzato. Migliore rossoblù Pettinari seguito ma non oltre la sufficienza, da Abruzzese, Galardo, Eramo. Buona nel complesso la prestazione dei marchigiani, tornati al successo dopo la sconfitta di Sassuolo, per essere riusciti a sfruttare al meglio le uniche occasioni da gol per poi controllare il gioco avversario con cinque uomini a centrocampo e tre difensori. Il voto più alto lo merita l’ex Loviso regista di tutte le giocate della sua squadra.