La Giunta Municipale, con delibera nr. 64 del 25 settembre scorso, ha approvato la richiesta di adeguamento del canone concessorio del servizio di distribuzione del gas metano nel nostro territorio. Un servizio che a suo tempo venne affidato dal Comune al Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna, e che, successivamente, secondo le normative di legge, è stato oggetto di un particolare processo di adeguamento nel settore, in particolare adeguandosi ai canoni fondamentali e di apertura alla concorrenza. A tale scopo sono stati emanati due distinti decreti, il primo finalizzato a stabilire i criteri di gara e di valutazione dell’ offerta per l’ affidamento del servizio, ed il secondo destinato a determinare gli ambiti territoriali minimi per lo svolgimento delle gare di affidamento del servizio e misure per l’incentivazione delle relative operazioni di aggregazione. Il servizio di distribuzione del gas naturale è oggi di fatto affidato alla società Enel Rete Gas Spa, ma il legislatore ha previsto che i comuni interessati dalle nuove gare possono incrementare il canone delle concessioni di distribuzione, solo ove risulti minore del 10 per cento sui ricavi di distribuzione.
Il nostro Comune non ha assegnato finora una nuova concessione ed è interessato dalle nuove gare per l’affidamento del servizio di distribuzione gas, e quindi fino al nuovo affidamento ha la facoltà di incrementare il canone, attivando da subito precisi interventi a sostegno delle fasce più deboli della nostra comunità. Tali interventi sono finalizzati al pagamento di parte della fornitura di gas metano. “Pertanto – si legge in un comunicato stampa dell’Amministrazione Comunale – sussistono i presupposti per poter richiedere il canone nella misura massima consentita pari al 10 per cento del vincolo ricavi distribuzione.” Con questa delibera municipale, quindi, l’Ente intende avvalersi dell’applicazione di tale aliquota che viene richiesta ad Enel rete gas spa, con decorrenza dal 01/012012 e fino al nuovo affidamento, precisando “che le risorse derivanti dal canone vadano destinate prioritariamente all’attivazione di meccanismi di tutela nei confronti delle fasce deboli di utenti.”