In un contesto storico unico al mondo, nell’arena del Circo Massimo a Roma , si sta svolgendo il 1° Festival Nazionale di Campagna Amica “cibi d’Italia”. Attraverso una serie di iniziative, si sta raccontando ai cittadini-consumatori il valore autentico delle produzioni agricole italiane attraverso le loro fasi: il cibo, il territorio, il saper fare le tradizioni locali. L’arte, la storia, il paesaggio, la professionalità degli imprenditori agricoli come elementi di sviluppo della società. Nel fine settimana romano del meglio delle eccellenze agroalimentari ed in quella che in questi giorni si può definire una vera e propria “domus” dell’enogastronomia, riscuotono successo le produzioni agricole e d agroalimentari calabresi. Dopo la selezione regionale “Oscar Green” che si era tenuta a Camigliatello Silano, un calabrese Luigi Adinolfi giovane imprenditore di Oriolo (CS) con il suo amaro “Ulivar” un liquore all’olio di oliva è stato premiato nella categoria “Stile e cultura d’impresa” del prestigioso premio della che viene dato alle imprese giovani più innovative. “Un riconoscimento che dedichiamo ai giovani calabresi e alla Calabria che fa -ha commentato a caldo con soddisfazione Pietro Molinaro presidente della Coldiretti Calabria.
Questa ghiotta occasione ha permesso ai dirigenti della coldiretti calabrese presenti in forze a Roma, di fare il punto sulla rete di vendita diretta presente in Calabria che nell’ultimo anno ha raddoppiato la diffusione attraverso i mercati degli agricoltori, inseriti in una rete di vendita diretta sul territorio della quale fanno parte aziende agricole, agriturismi, botteghe ai quali si aggiungono ristoranti che utilizzano preferibilmente prodotti del territorio. Si stima che in Calabria circa 300mila persone, almeno una volta, hanno fatto la spesa nella rete di vendita diretta degli agricoltori nell’ultimo anno e circa 100 mila lo fanno stabilmente, per garantirsi prodotti sani del territorio con il miglior rapporto qualità prezzo, che rispettano la stagionalità creando nuove economie e nuova occupazione rappresentando nel contempo un formidabile strumento di coesione e animazione sociale, ed educazione alimentare, perché ricreano un legame profondo tra consumatore e produttore, tra il luogo di consumo e il luogo di produzione, tra città e campagna dei prodotti, che ha alla base, la filosofia del km zero, con i cibi in vendita che non devono percorrere lunghe distanze, riducendo le emissioni in atmosfera. Un successo continuo –prosegue nell’analisi Molinaro – che noi vogliamo ulteriormente consolidare nonché investire anche perché la stragrande maggioranza dei cittadini-consumatori vuole una maggiore diffusione delle forme di vendita diretta degli agricoltori che sono una leva competitiva per le imprese ma anche una occasione di stare meglio per la gente, un processo virtuoso-continua – che sta cambiando la traiettoria socioeconomica delle comunità. Un bilancio per noi estremamente positivo – conclude Molinaro – che ci convince della validità del progetto che in Calabria ha sicuramente ulteriori e significativi margini di crescita”.