“L’A.I.D.O di Crotone, sempre vicina ai pazienti ed al personale sanitario del Reparto di Nefrologia e dialisi rivendica con forza la riconversione della Nefrologia ad U.O. Complessa, a tutela dei pazienti con insufficienza renale cronica in terapia conservativa, dializzati e trapiantati. La nostra Associazione – prosegue la nota congiunta del Presidente Comunale Loredana Calvo, del Presidente Provinciale Ines Maroni e del Referente medico Dott.ssa Pina Polito – pone in primo piano il paziente e non certo il piano di rientro sanitario, quest’ultimo sicuramente non sottovalutabile, ma per il quale ci si auspicava si attingesse ad altre fonti, visto che sono previste 22 U.O. amministrative e 24 U.O mediche. Facendo riferimento a direttive della Società Italiana di Nefrologia (SIN) e con l’intento di fornire informazioni reali e non essere tacciati di falsi allarmismi si precisa che “Il paziente con malattia cronica ha il diritto ad avere un’equipe di riferimento. Sicuramente e’ impensabile che un solo medico lo segua in tutto il percorso nefrologia-dialisi-trapianto, ma non è neppure accettabile che egli passi da un medico all’altro senza che questi condividano il percorso terapeutico. Infatti per offrire l’assistenza più adeguata al paziente nefropatico è assolutamente necessario che il nefrologo lavori in equipe di Nefrologi che parlino la stessa lingua anche se si devono occupare di aspetti diversi (ambulatorio, day hospital, chirurgia di preparazione alla dialisi, degenza, dialisi, trapianto)”.
Prosegue la nota: “Il Reparto di Nefrologia di Crotone è attivo da 36 anni con medici e personale infermieristico altamente specializzato che ha seguito ogni paziente con professionalità in tutte le fasi evolutive di questa particolare patologia che è l’insufficienza renale cronica, e che costringe i pazienti ad avere il reparto di nefrologia come unico punto di cura e di riferimento per tutta la vita. Non possiamo togliere certezze a pazienti già così tanto provati . Non meno importante il personale infermieristico: la SIN indica che “sono necessari 10 anni perché si abbiano infermieri esperti di Nefrologia e Dialisi”. Il personale infermieristico della Nefrologia di Crotone è stato formato con mesi di corsi specifici, ha un’esperienza dai 25 ai 35 anni spesi nel reparto con alte competenze e grandi responsabilità seguendo i pazienti da un punto di vista globale (psicologico, dietetico, terapeutico, supporto alla famiglia ). ”Risparmiare solo in materia sanitaria è miope, chi muore a giugno costa meno di chi vive ancora a dicembre ,ma ciò non può essere un successo economico”. “La corsia di Nefrologia deve restare aperta ai bisogni di ricovero per i problemi intercorrenti dei pazienti in dialisi, deve mantenere il governo e la responsabilità del paziente in tutte le fasi della sua malattia cronica, compreso il trattamento sostitutivo ed il post-trapianto“, pertanto l’A.I.D.O. chiede con fermezza la completa autonomia dell’U.O. Nefrologica visto che i Nefrologi si assumono ogni responsabilità medico-legale. Tenendo presente che “ il paziente nefropatico è un paziente cronico con elevata incidenza di patologia acuta” l’A.I.D.O. pone Al Direttore Generale dell’A.S.P. i seguenti quesiti:
- Non essendo attualmente prevista la guardia notturna di nefrologia, chi si occuperà delle urgenze che necessitano immediato trattamento emodialitico (con rischio di vita per il paziente in tempi brevissimi), quando sarà di guardia nell’area medica un sanitario specialista in altre branche?
- Come può essere assicurata la presenza di personale competente per la peritoneale nel turnover infermieristico?
- Come possono pazienti immunodepressi quali i dializzati e soprattutto i trapiantati essere ospedalizzati insieme a pazienti affetti dalle più svariate patologie?
- Non essendo prevista in Medicina una camera con adeguate condizioni di asepsi, dove possono essere eseguite manovre ad alto rischio di infezioni come gli scambi peritoneo-esterno, per la dialisi peritoneale?
- In caso di chiamata da Centri Trapianti di un paziente in lista d’attesa, ogni contatto, organizzazione del trasporto ed eventuale preparazione con trattamento dialitico è stata finora gestita solo dal Nefrologo del Reparto ,chi se ne occuperà in caso di convocazione notturna?
- Da un punto di vista legislativo è contemplata la presenza di una U.O. complessa di Dialisi a cui non segua un U.O. di Nefrologia autonoma?
- I posti letto riservati ai pazienti nefropatici nel reparto di Medicina sono stati aumentati da 4 ad 8, ma a tutt’oggi risultano presenti nell’Atto Aziendale ed attestati all’Assessorato alla Sanità?
- Cui prodest smembrare e distruggere un Reparto riconosciuto valido ed efficiente dall’utenza considerato Struttura Di Eccellenza Sanitaria?
Per quanto esposto l’A.I.D.O. auspica che il Direttore Generale, prof Rocco Nostro, tenga in grande considerazione le problematiche sopracitate, dia risposte concrete ai quesiti posti e ponga rimedio ad una riorganizzazione che, a nostro avviso, non tutela la salute dei pazienti”.