Traffico, Saracena oggi può ambire a diventare un paese normale anche da questo punto di vista. Sulla mobilità possiamo, con consapevolezza, responsabilità e senso della prospettiva, possiamo insieme costruire un’altra rivoluzione locale. Dopo quella condivisa sul governo responsabile dei rifiuti e sul ciclo delle acque. Il caos fino ad oggi sovrano nella nostra comunità ha ipotecato altri sviluppi legati ad esempio al turismo oltre ad aver rappresentato un pesante fardello in tema di garanzia della sicurezza pubblica: 4200 abitanti non possono essere ostaggio di 200 automobili parcheggiate ovunque. E’ stato, questo, il messaggio e l’obiettivo spiegato dal Sindaco Mario Albino Gagliardi nel suo ormai tradizionale incontro pubblico con la cittadinanza per condividere metodi e visioni a medio e lungo termine delle principali azioni e politiche pubbliche. Quest’ultima tappa assembleare in piazza, davanti al Municipio (secondo un ribadito metodo di democrazia partecipata), alla presenza della Giunta, è stata dedicata al nuovo piano sperimentale della mobilità sul quale l’Esecutivo ha deciso di impegnare energie, risorse, pazienza ed ancora una volta massicce dosi di buona volontà. Sapevamo – ha esordito il Primo Cittadino – di andare incontro a critiche. Ma, soprattutto gli esercenti commerciali, dovrebbero abbondare ogni valutazione e preconcetta e fare proprie le motivazioni e soprattutto i benefici collettivi, che deriveranno sia da un’indispensabile azione di riordino del traffico veicolare nel centro abitato; sia dalla parallela riqualificazione dell’arredo urbano. Cittadinanza critica – ha aggiunto – significa cittadinanza attiva. Ed è esattamente ciò che dà valore aggiunto all’azione di governo locale: il dialogo, il confronto, la capacità di ascolto e di saper tradurre suggerimenti ed esigenze. Ciò nella duplice consapevolezza – ha precisato Gagliardi – che compito dell’Esecutivo è quello di guardare all’interesse del paese nel suo complesso e che ogni provvedimento, proprio perché assunto nell’interesse generale, può avere maggiori o minori vantaggi o svantaggi per le diverse categorie direttamente coinvolte.
Ma è insieme che si migliora e si cresce come comunità che guarda seriamente al proprio sviluppo sostenibile, senza adagiarsi su tabù, cliché e vizi. Sul governo del traffico Saracena deve diventare un paese normale. Come gli altri. Siamo alla vigilia – ha anticipato il Sindaco – di 4 appuntamenti fondamentali. Ad agosto dell’anno prossimo ospiteremo eventi di carattere nazionale. Non dobbiamo farci cogliere impreparati e vittime del caos, conseguenza nota dell’occupazione di tutti gli spazi a disposizione. Abbiamo costruito dappertutto! E siamo tutti responsabili. La strada, tuttavia, è pubblica e serve per la circolazione. Non può essere concepita come propaggine fisica delle proprie esistenze ed abitudini quotidiane, a prescindere dal resto e dagli altri. Le estremità a bordo via devono pertanto servire solo per soste temporanee. Non è e non sarà più possibile – ha detto – tenere ferma una macchina per strada per 9 ore. Va garantita la circolazione. Le soste saranno limitate in base ai differenti luoghi. Dobbiamo e dovremo imparare – ha proseguito il Primo Cittadino parlando in piazza – ad utilizzare la macchina in paese, senza convincerci che tutto ciò che è normale altrove, a Saracena deve diventare fonte di polemica e critica. Pertanto – ha annunciato – da lunedì 24 circolerà un carro-attrezzi 24h su 24 che preleverà tutte le autovetture in divieto. I parcheggi realizzati, studiati sulla base di consulenze di esperti in mobilità, sono sufficienti in rapporto a spazi e popolazione residente. Il centro sarà inaccessibile, se non per residenti, per motivi di sanità e/o aziendali. Ed al caos e all’arroganza stradale (come la chiamano i francesi) sostituiremo l’arredo urbano. Il paese dovrà diventare un salotto.