Negli ultimi 30 anni, secondo uno studio della coldiretti su dati Istat (vedi tabella sotto riportata), la Calabria ha perso il 23,9 % della propria Superficie Agricola Utilizzata (SAU), prima tra le regioni del sud e sopra la media nazionale che è del 18,8%. E’ come – commenta Pietro Molinaro presidente di Coldiretti Calabria – se negli ultimi 30 anni fosse sparita l’equivalente superficie territoriale dell’intera provincia di Crotone e l’11.5% della superficie dell’intera Calabria”. Sono dati molto preoccupanti –prosegue – perché riguardano sia i terreni più fertili che sono stati coperti dal cemento ma anche –sottolineano in Coldiretti Calabria – le aree marginali che sono state abbandonate poiché poco redditizie ed ora sono a rischio degrado per frane e incendi. Se a questo, si aggiungono i parchi eolici dei “palazzinari dell’energia”, che stanno violentando il paesaggio, siamo davanti davvero ad una situazione preoccupante alla quale bisogna porre un argine. Lo sviluppo che vogliamo in Calabria, regione agricola e turistica, è strettamente legato al rispetto del territorio alla sua corretta gestione e coinvolge le imprese agricole. Dopotutto il rispetto del paesaggi agrario, è voluto dalla stragrande maggioranza dei cittadini calabresi, che evidente non ne possono più di assistere a cementificazioni senza freno, con un panorama di capannoni vuoti, una enormità di case, mega insediamenti commerciali e infrastrutture che sono un vero pugno nell’occhio.
Il tutto evidentemente svuota i centri storici di attività commerciali e culturali.. Occorrono quindi maggiori controlli ed una accentuata responsabilità, così come prima di procedere al finanziamento e costruzione di nuovi capannoni o altri manufatti recuperare quelli esistenti che sono inutilizzati.. Ben vengano quindi sia il disegno di legge approvato dal governo contro il consumo del suolo che con una serie di misure vuole raggiungere l’obiettivo di limitare la cementificazione sui terreni agricoli, in modo da porre fine ad un trend pericoloso per il paese A fare il paio è anche il “quadro territoriale regionale paesaggistico” approvato dalla Giunta Regionale della Calabria con delibera n. 773 del 22 agosto 2012. Gli aspetti fondamentali del ‘Quadro’ sono proprio il rafforzamento ulteriore dei principi di recupero, conservazione e riqualificazione del territorio e del paesaggio, finalizzati ad una crescita sostenibile dei centri urbani, con un sostanziale risparmio di territorio. Questi due provvedimenti, nazionale e regionale –conclude Molinaro – vanno nella direzione giusta perché difendono il terreno agricolo dal cemento e valorizzano le funzioni di sorveglianza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli ai quali va riconosciuto il giusto reddito. E’ evidente che i comuni devono fare fino in fondo la loro parte nella redazione degli strumenti urbanistici.
I dati in Calabria:
Anno 1982 Superficie Agricola Utilizzata ettari 721.775,95
Anno 1990 Superficie Agricola Utilizzata ettari 660.933,70
Anno 2000 Superficie Agricola Utilizzata ettari 554.515,85
Anno 2010 Superficie Agricola Utilizzata ettari 549.253,64
Variazione % 1982-2010 meno 23,9%
Variazione % 1990-2010 meno 16,9%
Variazione % 2000-2010 meno 1,0%
Fonte Elaborazione Coldiretti su dati ISTAT