Quando la terra chiama, bisogna rispondere! Ed è proprio il richiamo della propria terra che ha portato Francesco De Franco, brillante architetto calabrese al Nord, una mattina, a fare le valigie e tornare a Cirò Marina, per occuparsi delle sue vigne. 15 mila bottiglie di vino in un anno. I risultati, quando c’è passione, arrivano subito. Il prossimo obiettivo, per l’azienda vinicola ‘A Vita: arrivare a 50 mila. Un esempio da emulare. La storia singolare di Francesco e Laura, un calabrese e una friulana, un enologo e un’operatrice culturale, uniti dalla passione per la natura e l’arte, è stata raccontata da Pietro Bellantoni. Francesco, originario di Cirò Marina – si legge nell’articolo – emigra al nord a 18 anni e dopo la laurea esercita la professione di architetto. Torna spesso in Calabria, durante le vacanze e si impegna a realizzare eventi culturali. In lui però nasce un disagio: inizia a sentire il richiamo della sua terra. Terra dove i vigneti non vengono sfruttati, non viene prodotto vino perché – come dichiara egli stesso nell’intervista – gli anziani non hanno più la forza e i giovani vanno via o si dedicano ad altro.
Francesco De Franco, insieme alla compagna Laura Violino – conosciuta in Calabria, durante un ballo di tarantella – decide di tornare in Calabria e apre una cantina: “A Vita”. Il nome non è scelto a caso. La vite dà il vino l’abbraccio alle origini, in una regione, la Calabria, dove il ritorno è paradossale. L’obiettivo del giovane imprenditore è ridare valore alla terra e nuova dignità all’agricoltura, contribuendo, alla rinascita identitaria del luogo, là dove la qualità della vita è maggiore. Nell’azienda agricola viene prodotto solo vino biologico da vigneti autoctoni. La commercializzazione, iniziata nel 2010, ha portato la cantina ‘A Vita, in soli due anni, ad essere considerata rappresentante di vino Cirò autentico. De Franco è pienamente convinto che la globalizzazione rappresenti un’opportunità per i prodotti locali. La Calabria è ricca ma viene continuamente violentata dai calabresi stessi. Per noi – scrivono sul proprio blog Francesco e Laura – essere vignaioli significa agire con responsabilità sul territorio, favorire la biodiversità, rispettare i tempi lenti propri dell’agricoltura.
Un augurio sincero da tutto lo staff dell’enoteca online di Centovigne Italia.
Ha tutta la mia ammirazione!Glielo dice un nipote di un grandissimo produttore del passato: Ditta Giuseppe RUSSO & Figli.
Un complimento sincero ed un augurio che tutti i progetti che si e’ prefissato vengano raggiunti, un esempio da emulare