Saracena, in tema di tutela ambientale e di gestione responsabile dei rifiuti, non vuole proprio fare la seconda della lista. Almeno nella Calabria commissariata da decenni! Se, ovunque, monnezza e raccolta differenziata significano, spesso, emergenza e criticità, qui, nel Paese del Moscato Passito, i rifiuti continuano ad essere trattati come risorsa. Innovando e sperimentando, ecco il segreto. Prossima l’apertura dell’isola ecologica in contrada Soda. “Insieme alla cittadinanza – dichiara il Sindaco Mario Albino Gagliardi – continuiamo a puntare sull’elevazione della qualità della vita, il miglioramento tangibile dei servizi, la sempre più diffusa tutela dell’ambiente e, non ultimo, la creazione di occasioni di sviluppo e di occupazione attraverso l’investimento sulle risorse naturali e sul costante capovolgimento concettuale (il Sindaco preferisce parlare di “rottura epistemologica”) del rifiuto, da problema in opportunità”. Dopo la tracciabilità telematica dei rifiuti, la lettura dei sacchetti per la raccolta differenziata tramite Barcode, sistema che ha assegnato, già da diversi anni, il primato al Comune del Pollino per esser stato il primo, tra le piccole e grandi realtà calabresi, ad eliminare dalle strade i cassonetti della spazzatura, e in vetta alle classifiche meridionali per il tasso di differenziata, Saracena si appresta adesso ad offrire ai cittadini un nuovo importante servizio e traguardo: una grande isola ecologica in contrada Soda. Pronta e prossima al taglio del nastro. Solo qualche mese fa, il Paese del Moscato Passito, attraverso il servizio della giornalista del TG2 Laura Pintus, veniva segnalato come il “paradiso delle tariffe”: le più basse del Mezzogiorno. E l’impegno dell’Esecutivo Gagliardi, in materia di gestione responsabile dei rifiuti, resta senza pause e sempre carico di sorprese. Passare dalle 12/13 frazioni di rifiuti differenziati a 18. Ecco il prossimo ambizioso obiettivo, che l’affiatata squadra al governo della Città si prefigge di raggiungere attraverso un nuovo sistema, sperimentale e rivoluzionario, di trasformazione dei rifiuti organici in humus: la lombricoltura. La lombricoltura è un sistema naturale che utilizza l’appetito dei lombrichi per trasformare rifiuti organici in humus, un prodotto adatto sia ad un utilizzo come ammendante dei terricci per vaso, sia come fertilizzante vero e proprio.