“Le scuole riaprono i battenti, ma molte segreterie sono sguarnite di personale a causa di una norma, voluta dal governo dei professori, che licenzia migliaia di precari ATA anche con esperienza decennale. Un taglio di 3.900 posti che dovrebbero essere coperti in gran parte da docenti, dichiarati inidonei all’insegnamento per motivi di salute e quasi alle soglie della pensione” – afferma in una nota il Coordinamento Provinciale Precari Assistenti Amministrativi. “Tutti saranno costretti a svolgere un lavoro per cui non sono stati formati e in molti casi non potranno svolgere per motivi di salute.L’apertura dell’anno scolastico è aggravata anche dall’ultima circolare del M.I.U.R. sulle supplenze ATA che rende tutto incerto e, nel caso degli assistenti amministrativi e tecnici, rinvia senza termine la copertura dei posti liberi. Le complesse operazioni di inizio anno saranno scaricate sulle spalle delle poche unità di personale rimasto in servizio (AA, AT). A tutto ciò si aggiunge la gravita del dimensionamento che ha privato un migliaio di scuole autonome di un Dirigente scolastico e Dsga in pianta stabile.La revisione della spesa pubblica è giusta se serve ad utilizzare meglio le risorse pubbliche a vantaggio dei cittadini. Non è così nel caso del D.L. 95/2012 (ora L. 135 del 7 agosto 2012), questo non awiene.Ma lo sa, caro Ministro che gli Assistenti Amministrativi sono quella categoria di personale che nel mondo della scuola garantisce l’apertura, la gestione amministrativa, tecnica e contabile con operazioni che richiedono una presenza continua e costante? Il personale che opera nella segreteria di una scuola autonoma deve predisporre quotidianamente comunicazioni, atti, pratiche il più possibile corrette sia per l’utenza che per il personale, gli organi di controllo, le altre pubbliche amministrazioni, ecc Deve essere attento e lucido nell’inserimento dei dati nei diversi e sempre più numerosi sistemi informatici, la cui precisione è condizione assolutamente necessaria per la successiva corretta elaborazione degli stessi. Chi lavora nelle segreterie delle scuole autonome, ed ha assunto l’impegno con se stesso e con gli altri di farle funzionare, sa che non esiste altro ufficio della Pubblica Amministrazione con una competenza così a vasto raggio e pratiche di natura così diversa, come diversi e numerosi sono i rapporti che è necessario instaurare con gli uffici degli Enti locali (padroni di casa), del MEF, dell’INPS, dell’ INPDAP, delle Direzioni centrali, regionali e territoriali del MIUR, dellAVCP, ecc… E non possiamo dimenticare, oltre agli insegnanti, gli alunni, le famiglie, i sindacati, i revisori dei conti, le aziende fornitaci, le agenzie di viaggio, ecc… tutti con il loro ruolo, le loro procedure, le loro richieste.
Soddisfarle tutte correttamente, nella convinzione che la P.A. deve in ogni caso lùnzionare e anche bene, è un’impresa ciclopica che richiede energie sane e preparate e lo è ancor di più se si tiene conto del taglio degli organici del personale ATA, di un CCNL sovente anacronistico, di una parte consistente di docenti fermi alle logiche della scuola preautonomia e delle problematiche non infrequenti determinate dalla mobilità interna dalla carriera ausiliaria a quella amministrativa.A quanto pare, siamo ritenuti l’ultimo anello della catena e dai pochi articoli letti a riguardo sembra che lei, Signor Ministro, non consideri la nostra presenza ne indispensabile ne Utile: considerazione zero per un gruppo di persone e, ripeto persone, che da anni danno il loro ricco contributo per portare avanti le ormai poco felici segreterie maltrattate da un Governo che ha poco rispetto per le vite e le famiglie altrui. Il nostro Profilo è ormai diventato un grande calderone di Arti e Mestieri in cui confluisce ogni sorta di ex professione (vedi passaggi di profilo, vedi transito coatto inidonei previsto dalla Spending Review e quant’altro) sembrerebbe quasi un peso da eliminare in sordina anno dopo anno con ogni tipo di escamotage. Che ne direste voi che governate dalle vostre comode poltrone se da domani qualcun altro, uno sconosciuto, mettesse in discussione il vostro posto di lavoro? Provate ad immaginare e a mettervi nei nostri panni!!! Da domani tutto potrebbe cambiare: il vostro umore, la vostra pace familiare e i punti fermi della vita all’improvviso potrebbero svanire perché qualora altro ha deciso per voi. E’ proprio questo che sta succedendo a noi, precari che da tempo stanno lasciando decidere della propria vita e del proprio futuro ad un grappo di persone che non sa minimamente quanto possano essere indispensabili per una famiglia 1000 euro al mese. Ridateci ciò che ci spetta, ridateci il nostro lavoro nelle Segreterie, ridateci dignità e rispetto soprattutto. La modemizzazione di un sistema economico e amministrativo non può ridursi ad una rozza operazione contabile a somma zero. Essere davvero moderni vuoi dire allocare al meglio le risorse individuate e utilizzate per le loro peculiarità omogenee e non come collettame stipato alla rinfusa come nei vecchi treni merci.
Noi contestiamo l’applicazione di questa norma, che sta producendo guasti profondi alla funzionalità delle scuole e proponiamo, misure alternative:
• affidare il revisorato al personale della scuola in esubero come compito di istituto. Ci
sono molti Ds, dsga e docenti di materie economiche e giuridiche che potrebbero essere utilizzati a tale scopo senza costi aggiuntivi, ma con un risparmio strutturale di oltre 15 milioni di euro.
• Consentire la dispensa dal servizio del personale docente che a suo tempo era già stato
dichiarato permanentemente inidoneo all’insegnamento. Non si tratta di derogare alle norme
Fornero, ma di applicare correttamente quelle già esistenti presenti nel T.U. della scuola
(297/94) e ancora vigente.
• Cancellare tutti i progetti a carattere nazionale attualmente gestiti dal Miur che
porterebbero a un recupero di circa 30 milioni di euro.
• Utilizzare le economie del FIS degli anni 2011 e 2012. Si tratta rispettivamente di 31,84 e
di 63,68 milioni di euro (dati fonte Miur).
Poche e semplici misure che, senza incidere sui saldi di finanza pubblica, servirebbero a salvaguardare le professionalità acquisite dagli Assistenti Amministrativi dopo anni di precariato, a ridare serenità ai docenti inidonei coinvolti, loro malgrado, in questa scellerata operazione”.
l’ennesima vergogna italiana. ma che fare.null’altro che esprimere solidarieta’ ai tanti franco, mariella, luisa, maria rita, graziella, ecc, che (anche??) quest’anno non riceveranno la lettera di incarico, che servirebbe alla loro dignita’ di persona e al miglioramento delle funzioni della scuola- null’altro che gridare allo scandalo, che loro, i diversi monti del potere, alimentano con le disparita’ di trattamento che giornalmente praticano ciarlando di un bene comune, che per loro significa solo prerogative e benefici e appannaggi e prebende. vergogna voi del potere che pensate solo al vostro bene. vergogna voi del potere che non pensate alla scuola pubblica che volete affossare – con il placet,ahime’, anche della “mia” sinistra – pure utilizzando i docenti inidonei nelle segreterie. poveri noi. ma fino a quando si abusera’ della pazienza del popolo?