L’attacco del capogruppo di maggioranza Francesco Ferrara è stato diretto: il dissesto finanziario del Comune di Cirò Marina è dovuto alla precedente amministrazione guidata dal sindaco Nicodemo Parrilla. Le accuse sono rivolte pertanto, senza mezzi termini, all’ex primo cittadino il quale non esita a replicare in riferimento alle obiezioni sollevate nel corso della riunione dei capigruppo consiliari svoltasi venerdì 31 agosto. “Non risponderò dalle pagine di un giornale agli attacchi di natura personale in quanto ritengo ci siano altri metodi e soprattutto altre sedi in cui il consigliere Ferrara dovrà, lui si, rispondere su quanto dichiarato”. Questo l’incipit della dichiarazione rilasciata dall’ex sindaco Parrilla il quale tuttavia prosegue: “è ovvio che intendo rispondere a quanto mi si addebita con il chiaro intendimento di sviare l’attenzione dell’opinione pubblica sulle responsabilità dell’attuale maggioranza che probabilmente riteneva di effettuare scelte politico-amministrative sconsiderate senza che alcuno aprisse bocca, quasi fossero dotati di una immunità nei vari livelli politico-amministrativi”. Sulla opportunità di dichiarare il disseto Parrilla asserisce che “l’attuale Amministrazione comunale sarebbe stata credibile qualora avesse adottato l’iniziativa di dichiarare il dissesto finanziario dopo un mese dal suo insediamento, oppure se fosse giunta al momento attuale dopo un anno e due mesi di amministrazione oculata; al riguardo – prosegue l’ex sindaco – già da diversi mesi avevo chiesto al Presidente del consiglio una convocazione di un consiglio comunale aperto perché si rintracciassero le responsabilità rispetto al debito attuale; richiesta che è rimasta inevasa.
Così come, poiché non è stato votato il bilancio consuntivo 2011 e poiché sono trascorsi ben otto mesi di amministrazione dell’anno 2012, nell’ultima riunione dei capigruppo (venerdì 31 agosto), di fronte alla proposta di delibera di dissesto, ho chiesto al Presidente del consiglio di mettermi in condizione di valutare quanto, in questa fase di predissesto, l’attuale amministrazione si sia adoperata per risparmiare i pochi fondi disponibili; quanto abbia evitato su spese per servizi non essenziali, e mi riferisco ad opere pubbliche di cui si poteva fare a meno (bitumazioni ed altro); quanti soldi sono stati spesi per l’estate cirotana nel 2011 e nel 2012; quanto sia stato fatto per non far decadere l’atto transattivo con la Sorical contratto durante la mia amministrazione, e che, oltre una dilazione sufficientemente lunga, prevedeva anche il beneficio dell’abbattimento degli interessi maturati (800.000 euro circa). Ho chiesto inoltre di conoscere se ci sia stato o meno, in questo ultimo anno, un aumento delle spese di personale. Tutto questo – spiega ancora Parrilla – per valutare se l’attuale amministrazione, cosciente della grave situazione economica e finanziaria dell’Ente, abbia risparmiato oppure no. Questo è quanto da me richiesto e quanto vorranno sapere i cittadini”. Nicodemo Parrilla comunque non tralascia di esprimere delle considerazioni sulle precedenti amministrazioni: “E ovvio – puntualizza – che abbia altresì chiesto se questa amministrazione si sia adoperata, con virtuosismi che la distinguono dalla mia e da quella ancora precedente alla mia, per riscossione dei tributi, come più di un componente prometteva sin dalla campagna elettorale. Pertanto ritengo che nella dichiarazione del dissesto sia insita la dichiarazione del loro fallimento sia politico che amministrativo”. “Se differenza debba esserci fra le diverse amministrazioni – conclude l’ex sindaco – posso asserire che la mia compagine e quella precedente guidata da Nicodemo Filippelli, seppure pressati da debiti che certamente non abbiamo creato, siano riuscite tuttavia a tirare la cinghia portando a termine i mandati, i cui bilanci sono stati puntualmente verificati e validati dalla Corte dei Conti. Non abbiamo mai pensato, come sta facendo l’attuale Amministrazione, dopo più di un anno di cattiva gestione, di fare come Ponzio Pilato: lavarsene le mani e far ricadere sui cittadini quell’aggravio economico che soltanto l’irresponsabilità può determinare.”
Vero Francesco, il turismo è quello che fa vivere la città. Ma tu passeresti le tue vacanze in un posto dove non ti offrono nulla e in cambio vogliono 1 euro di tassa al giorno e a persona? Ah non è vero che non si offre nulla, ma si da ai turisti un’imagine vergognosa: puzza tremenda dal depuratore, spazzatura da ogni parte, e maleducazione di alcuni cittadini. Un po’ di coscienza civile da parte di tutti forse farebbe bene.
Mi sorprende vedere con quanta grinta il nostro attuale sindaco e quello precedente, in rappresentanza delle loro amministrazioni, si affrontino in un terreno così difficile come quello dei debiti comunali. Io conosco abbastanza bene la situazione economica di Cirò Marina, e purtroppo si fanno molte chiacchiere e pochi fatti. invece di scaricarsi a vicenda la responsabilità di oltre 30milioni di euro di debiti, provassero a mettersi tutti una mano sulla coscienza e guardassero con oggettività la propria gestione politica ed economica del territorio. Le potenzialità ci sono ma non vengono nemmeno considerate. il turismo estivo è una grande possibilità ma non viene nemmeno incentivato. non è una bella cosa detto così ma è proprio su questo che il comune dovrebbe cominciare a guardare per guadagnare. poi ogni comune ha un suo autovelox, che nonostante le multe che puntualmente spariscono (e non facciamo finta che ciò non sia vero) assicurano una certa entrata. ridurre gli sprechi di acqua e i furti di corrente. bisognerebbe mettersi di impegno, abbandonare l’ideale politico per inseguirne uno più umano, più vicino alla popolazione. i mezzi sono pochi e non si può sperare nell’impossibile, ma se per una volta si provasse a non buttare i soldi per far “mangiare” solo pochi e si considerasse chi riceve lo stipendio con giorni e giorni di ritardo, forse, ma forse, esiste ancora una speranza.