Il sindaco di Cirò Marina, Robero Siciliani, ha revocato l’incarico di assessore a Sergio Ferrari, che aveva le deleghe all’Attività Produttive e Commercio, alla Programmazione e Fondi Strutturali, alle Finanze, al Turismo, alla Cultura e Innovazione Tecnologica e al Bilancio. Siciliani ha nel contempo nominato componente della Giunta comunale, con carica di assessore, il parlamentare Nicodemo Oliverio (PD), decreto sindacale che deve ancora essere notificato poichè l’On. Oliverio allo stato si trova a Roma impegnato presso la Camera dei Deputati. La revoca, avvenuta a sorpresa, è stata comunicata attraverso una nota in cui si legge la motivazione: “per sopraggiunti impegni momentanei e personali”. La particolare situazione finanziaria in cui versa l’Ente, per via dei debiti, ha spinto la Giunta a dichiarare lo stato di dissesto, dunque il Primo Cittadino può nominare ad “assessore” cittadini non facenti parte del consiglio, come il caso di Oliverio. “Una persona di elevata capacità amministrativa ed alta esperienza maturata nella pubblica amministrazione – si spiega nel decreto – che possa contribuire a far uscire il Comune dalla difficile situazione finanziaria in cui in questo momento versa”.
Intanto oggi arriva il verdetto del dr. Pietro Sculco, revisore unico dei conti che riportiamo integralmente: “Dall’esame della documentazione sono emersi numerosi elementi che lasciano presupporre la compromissione dei principi che presiedono alla redazione dl documenti contabili fondamentali quale il rendiconto di gestione oggetto di rilevo da parte della Corte dei Conti. Più dettagliatamente sono emersi il cronico ricorso alle anticipazioni di tesoreria ed a fondi aventi destinazione vincolata (peraltro non ricostituiti), la presenza di un corrispondente fondo di cassa (alla fine degli esercizi 2010 e 2011) costantemente pari a zero, la conservazione di un consistente ammontare di residui passivi e di residui attivi di dubbia esigibilità (che indica l’attendibilità del risultato di amministrazione celando di fatto un disavanzo di amministrazione di considerevole importo), I’esistenza di un consistente ammontare di debiti fuori bilancio, l’esistenza di differenze sostanziali tra i residui passivi e la debitoria effettiva che l’Ente ha nel confronti di fornitori e che risulta essere di importo assai maggiore rispetto alla contabilità dell’Ente, I’esistenza di atti di pignoramento presso la tesoreria dell’ente di importo considerevole, l’esistenza un contenzioso di importo elevato che costituiscono, a parere di chi scrive, nel loro complesso ed in sinergia con tutte le altre irregolarità rilevate, indici sintomatici di grave irregolarità contabile e finanziaria e, comunque, di precario ed instabile equilibrio di bilancio. Alla luce di quanto fin qui esposto il sottoscritto Revisore Unico asserisce che il Comune di Cirò Marina si trova in uno stato di dissesto finanziario, di cui all’art. 244 TUEL, in quanto non è in grado di far fronte ai debiti liquidi ed esigibili con le modalità di cui agli artt. 193 e 194 TUEL”.