“Non siamo certamente soddisfatti e contenti di quanto ci troviamo a dovere dichiarare, ma è una scelta politicamente ineludibile, visti i rilievi della Corte dei Conti che ad oggi ci impediscono di dare una risposta concreta e fattiva in termini risolutivi dei debiti pregressi accertati, che come oramai sembra certo, oscillano intorno ai trenta milioni di euro.” Questa in sintesi la dichiarazione dell’assessore al bilancio, Sergio Ferrari, che in questi giorni di piena emergenza economica per l’Ente, ha trascorso molto del suo tempo unitamente ai dirigenti di settore ed al revisore a fare di conti, verificare, accertare, soprattutto, pur se sin dall’insediamento del nuovo esecutivo, consapevoli delle difficoltà e della situazione finanziaria che avrebbero trovato, non hanno voluto buttare subito a mare ogni eventuale possibilità di analisi della situazione per essere certi, come lo sono, oggi, che sarebbe oltremodo scellerato politicamente, non guardare in faccia la realtà e quindi, secondo norme legislative, porre uno stop alla situazione e cercare di salvare la parte sana. Seguendo quindi le indicazioni legislative, onde evitare che la Corte dei Conti intervenisse e commissariasse l’ente d’autorità, si è preferito scegliere la via della richiesta del dissesto. Il che permetterà, una volta nominata la triade da parte del governo centrale di Roma, di instaurare una sorta di collaborazione fattiva, fra l’Amministrazione e gli stessi Commissari che dovrebbero sanare tutto il pregresso fino al 31 dicembre 2011.
“Consapevoli che tale scelta sarà dura e dolorosa per tutti, lo stesso Ferrari ha voluto quindi ribadire che politicamente l’attuale Giunta ha il dovere e la responsabilità, sulla base delle risultanze e soprattutto dei rilievi mossi dalla Corte dei Conti sul bilancio del 2010, sulla scorta degli accertamenti che sono a nostro avviso insuperabili, di guardare in faccia la realtà e quindi, giunti ad un bivio, pensiamo sia più utile chiedere il dissesto che così ci permetterà di collaborare ed affiancare, qualora ce ne fosse il bisogno il lavoro della triade nel mentre a noi resterà la gestione corrente che quindi dovrà essere oculata e volta al risparmio. Per noi, aggiunge ancora Ferrari, sarebbe stato forse più facile e indolore dichiarare sin da subito il dissesto, ma, il senso di responsabilità e soprattutto la serietà dell’operazione, richiedeva una più attenta e puntuale verifica della situazione finanziaria. Oggi, che siamo riusciti a quantificare, salvo piccoli scostamenti che saranno puntualizzati dalla relazione del revisore dei Conti dell’Ente e che sono sul filo del traguardo, siamo pronti a portare nel prossimo Consiglio Comunale la nostra proposta, presumibilmente entro il 10 di settembre, per poi procedere, se accolta dal Consiglio, alla richiesta formale da avanzare agli organi competenti. Insomma, la strada sembra tracciata e mentre la “politica” fa i conti con la cattiva gestione del pregresso, sicuramente a pagarne le conseguenze sarà sempre la collettività, in termini di servizi, assistenza, sostegno. Chissà se cesserà il mal costume dell’evasione tributaria dei cittadini, del non pagare tutti i tributi, l’acqua, i rifiuti, dichiarare i fitti, le case, perché, a fronte di tanti debiti, vi è sicuramente anche una buna parte di crediti, magari oggi prescritti, che in tutti questi anni non sono stati introitati.
Non capisco perchè è sempre colpa precedenti. E voi avete cominciato a farle pagare davvero a tutti le tasse comunali? Ma sopratutto gli attuali amministratori e dipendenti pubblici (che dovrebbero essere di esempio, perché sono pagati da tutti) pagano davvero tutti i tributi? É vostro dovere pagare i debiti reali e riscuotere tutti i crediti. Non è giusto far pagare alla collettività e lavarsene le mani dopo anno e mezzo di amministrazione.