“Nel bel mezzo dei festeggiamenti dell’unità d’Italia i nostri governanti (politici o tecnici che siano) hanno pensato bene di dividere l’Italia in due. Sto parlando del regalo anticipato dello scorso natale in cui migliaia di cittadini-lavoratori sono rimasti a piedi, niente più treno. Circa ventuno (21) treni soppressi, creando disagio per i passeggeri e con la grave perdita di circa 2000 posti di lavoro. Difatti erano le risorse pubbliche a garantire diverse tratte ferroviarie. Riduzione delle risorse da parte dello Stato conseguenza dei tagli da parte delle ferrovie”. Con queste parole si apre il comunicato del pendolare Euristeo Ceraolo, che ha iniziato una protesta contro il taglio delle corse dei treni. “Hanno ragione i sindacati nel denunciare che si “isola il Mezzogiorno, marginalizzandolo ulteriormente dal resto del paese”, o la denuncia di Legambiente: “Con i tagli treni regionali, più disagi per pendolari”. Contro ogni principio, mancanza di garanzia di un servizio pubblico, contro il principio in cui si basa l’unione Europea per la libera circolazione dei lavoratori, anche questa suona come una denuncia che si aggiunge al coro. Inoltre l’impatto ambientale, con il taglio delle ferrovie si avvia ad un aumento del traffico su ruota gommata quindi noi respiriamo aria più insalubre. Bene che senso ha bucare una valle per la “TAV” se non si riescono a garantire quelle tratte ferroviarie che tengono unita una Nazione intera? E’ sparito il mio treno, il glorioso Crotone – Milano, era il treno in cui i miei nonni, insieme a mia madre con i suoi fratelli emigrarono a Milano con le loro “valigie di cartone”. Lo stesso che prendevo io per spostarmi da Rossano a Forlì e viceversa (…e ricordo che si sono registrati tagli di alcuni treni anche per le tratte siciliane di cui usufruisco visto che ho origini paterne nella provincia di Messina). Basterebbe “vivere per qualche giorno questa vita da pendolare (precario) per capire come stanno realmente le cose e forse non basta… Le motivazioni per una protesta ci sono tutte.
Invito le associazioni dei consumatori, i sindacati, i movimenti dei diritti dei cittadini, la classe politica, le istituzioni e i sindaci della fascia Jonica con in testa il sindaco di Rossano e non solo di fare la loro parte per riavere i nostri “treni”. E’ probabile che manifestazioni per il ripristino dei treni e della loro qualità di viaggio continueranno ad essere organizzate come un vero Tour in altre stazioni ferroviarie d’Italia, fino a quando non si avranno delle risposte certe. Ed inoltre un appello ai cittadini-passeggeri-pendolari: “Con questi tagli indiscriminati della strada ferrata, ci vogliono fuori dal mondo, con i vostri sonni tranquilli vi state rendendo complici inconsapevoli, perciò vi invito a spegnere il televisore e di ritrovarci per riprenderci i nostri “Diritti” e la vostra-nostra vita. In ogni stazione gridiamo: Ridatemi il treno va’! E da diversissimo tempo ormai che non sono più uno spettatore passivo della quotidianità ma un attivo protagonista della mia vita!!! Desidero che il mio appello e quello di tantissimi cittadini venga preso in serissima considerazione e senza essere tanto presuntuoso ho la netta sensazione suggerita dal mio buon “sesto senso ferroviario” che la doverosa iniziativa giunga a destinazione. Inoltre voglio ricordare che chi ha pagato pesantemente per queste scelte sono stati i tanti lavoratori delle ferrovie, rimasti senza lavoro, per i quali esprimo la mia solidarietà e per dare valore a questa mia “solidarietà” sono andato personalmente a sostenere i “Licenziati da Trenitalia” al Presidio del Binario 21 a Milano.
Ed in ultima analisi: “questa valigia che è il simbolo dell’emigrante questa volta la espongo per un altro motivo. Signori tecnici che siete stati nominati per risolvere i problemi che gli attuali politici sono stati incapaci di risolvere, per favore ripristinate il “mio” virgolettato treno per Rossano. Ma se anche voi doveste soffrire delle stesse patologie dei nostri su citati politici, sappiate che in tal caso e senza fare gran fatica, la valigia è già pronta !!! C’è anche gossip o la curiosità come volete. A sostenere l’iniziativa del pendolare Euristeo ci sta anche un vip particolare è Davide Fabbri il Vikingo. Cosa hanno in comune i due protagonisti della vicenda? “L’isola”, si certo solo che uno è uscito da un Reality dall’Isola dei famosi e l’altro sul famoso Blog dell’Isola dei Cassintegrati “Non è un reality, ma la dura realtà”. Inoltre e’ trasmissione della De Filippi “Uomini e Donne” di Canale5 ed inoltre dalla trasmissione su RAI1 alla “Vita in Diretta” con Mara Venier e Sposini, l’artista Imperi Prof. Luigi, la prof.ssa Lucia Catanese che ha rappresentato la voce dei pendolari. Inoltre per motivi professionali e di famiglia non sono riusciti ad essere presenti, però hanno dato ugualmente il proprio sostegno Andrea Vasumi (comico di Zelig) e l’atleta Stefano Mei Medaglia d’oro ai Campionati Europei di Stoccarda del 1986 e vince per ben due volte il titolo Mondiale Universitario. La rivista “L’Uomo Vogue” gli dedicò la copertina nell’Aprile 1987”.
Indignata!!! In una sola parola!!Il problema non sono i fondi…non fondi…il problema sono i politici che rappresentano la Calabria che con il loro “saper fare” l’hanno ridotta in un far west!! Questa estate il tragitto Cariati-Catania in sole 9h di pullman…per non parlare delle “care compagnie di bus che collegano i ns paesi con tutta l’Italia!!!…e sì…perchè ora il trasporto su gomma è il nuovo business calabrese…in tempi in cui la gente viaggia a bordo di navicelle spaziali per visitare la luna,noi in Calabria preferiamo ripercorrere le tradizioni del posto e così al lavoro ci si recherà, tra breve, a cavallo!! VERGOGNA!!!La Calabria è ormai terra isolata…TERRA DI NESSUNO… verrebbe da dire!!! Ma forse la verità è che la si vuole TERRA DI QUALCUNO!!!Ed il popolo senza voci in capitolo…impassibile di fronte alla rassegnazione che le cose sono sempre andate in questo modo ed è una grazia ricevuta avere almeno il trasporto il autobus!!Bisognerebbe scendere in Piazza in massa e dire BASTA, fermandosi solo quando tra la Regione e Ferrovie italiane verrà firmato l’accordo che ripristina i trasporti su rotaie!!E’ il minimo che si DEVE pretendere per non spingersi fino alla programmazione di voli che una volta per tutte creino collegamenti stabili e duraturi nel tempo tra Crotone ed il resto del Mondo!!
Sono anni che mi chiedo qual’è la logica che porta questi signori a dividere l’italia e a pretendere consenso per la TAV; che comunque dovremmo fare a debito perchè i soldi non ci sono!!!
Bergamo 22/08/2012 – Quanto era bello partire da Milano il mattino e arrivare a Crotone in serata.
Era sempre affollato come treno almeno quando si arrivava a Taranto, con una carrozza ristorante che se avevi voglia di mangiare e bere lo potevi fare tranquillamente. Facciamo sentire la ns. voce,non possiamo fare un viaggio in torpedone e aereo . Saluti