I coordinamenti regionali, le delegazione provinciali, comunali e gli uffici di prossimità dell’A.N.P.A.R. si propongono in sostituzione dei tribunali e delle relative sedi distaccate aboliti a risolvere le controversie dei cittadini “sotto casa”. I mediatori specializzati, nei luoghi dove sono stati aboliti tribunali, sedi distaccate e sedi dei giudici di pace, sono destinati a diventare una categoria professionale molto ricercata. “La mediazione civile e commerciale e non solo ” dice Pecoraro, presidente del più importante organismo di mediazione a livello nazionale – s’imporrà maggiormente in queste zone prive di tribunali e/o sezioni distaccate. Il cittadino piuttosto che risolvere la controversia in luoghi lontani per ottenere una giustizia lenta e costosa è ora motivato di più a rivolgersi ai “tribunali della mediazione” che gli consente la risoluzione della controversia personalmente, a zero costi di giustizia, rapida (max 4 mesi) con un mediatore altamente specializzato e neutrale in uno degli uffici di “prossimità” più vicino alla sua residenza o domicilio.
La scelta degli organismi ai quali affidare l’avvio di una procedura di mediazione deve essere fatta anche con consapevolezza gli importi versati sono esenti da IVA e che l’indennità che si versa per il mediatore sia corrisposta per intero, questo per evitare facili arricchimenti sulle spalle dei medesimi. “Grazie alla mediazione si fanno ogni giorno più “leggere” le controversie presso i Tribunali, oltre 3.000 le mediazioni iscritte presso l’organismo internazionale di conciliazione & arbitrato dell’A.N.P.A.R.” – continua Pecoraro – “molte concluse, altre in conclusione per altre aspettiamo la reazione risentita dei cittadini nei confronti di chi ha fatto di tutto per non farle concludere pur di andare in giudizio. Una decisione quella del Governo da apprezzare in pieno. Non serve a nessuno obiettare che la mediazione è causa di fallimento della Giustizia al contrario è un buon sistema di deflazione dei procedimenti giudiziali.