Un altro riconoscimento è stato tributato all’Istituto Sant’Anna di Crotone nell’ambito della ricerca applicata. La notizia è stata comunicata alla Presidenza della Regione con una missiva dell’amministratore unico della casa di cura privata accreditata Giovanni Pugliese. Nella lettera si evidenzia che nella top 20 internazionale degli articoli più letti nell’ambito della ricerca sullo stato vegetativo figurano ben quattro pubblicazioni relative a studi condotti nella struttura crotonese. E di queste pubblicazioni, due occupano primo e secondo posto nell’ambito di ricerca che riguarda il trauma cranico; un’altra occupa il primo posto nell’ambito di ricerca che riguarda lo variabilità cardiaca (HRV). A rivelarlo è il “BioMedLib: who is publishing in my domain?”, il motore di ricerca relativo ai milioni di articoli biomedici presenti nel “National library of medicine’s Medline database”, che è la più grande biblioteca on line di medicina. “Un archivio sconfinato – spiega Pugliese nella missiva – cui tutti i medici del mondo fanno riferimento quando devono effettuare un consulto o una ricerca. Dati estremamente lusinghieri – ribadisce – se si pensa che questa speciale classifica mette a confronto studi e pubblicazioni prodotte dalle più grandi università e dai maggiori centri di ricerca medica del mondo. Autentici giganti se paragonati alle dimensioni del Sant’Anna.
Questo ennesimo riconoscimento da parte della comunità medica internazionale – scrive ancora l’amministratore unico del Sant’Anna – dimostra tutto il credito di cui gode la struttura crotonese. È il segno tangibile che anche da un luogo periferico come la Calabria possono arrivare contributi importantissimi per la collettività, specie in un ambito medico così delicato. E questi contributi, questo lavoro, vengono riconosciuti ed apprezzati dalla comunità medica internazionale”. Pugliese pone poi l’accento sull’apporto dei professori Giuliano Dolce e Walter Sannita e sul lavoro al “innestato sulla passione e sull’alto livello professionale degli operatori medici locali. Ma soprattutto – evidenzia – ha trovato la giusta linfa in una politica aziendale che ha uno dei suoi obiettivi principali nella ricerca applicata, finalizzata alla cura dei propri pazienti. Uno dei più riconosciuti meriti della struttura crotonese, infatti, è la possibilità pratica di applicare sui pazienti i risultati delle scoperte e delle ricerche effettuate. Il che – scrive infine l’amministratore Pugliese – conferisce una ulteriore unicità al S. Anna, ma soprattutto garantisce risultati clinici
di alto livello”.