Il Consiglio dei Ministri riunitosi oggi ha deciso di “salvare” i tribunali di Lamezia Terme, Paola e Castrovillari. Il Governo, tenuto conto dei pareri delle Commissioni giustizia di Camera e Senato nonché di quello reso dal Consiglio superiore della magistratura, ha licenziato il testo finale del decreto, dando così attuazione alla delega conferita con la legge per la stabilizzazione finanziaria n. 148 del 2011 del precedente Esecutivo. La versione definitiva del decreto prevede:
- la soppressione di tutte le 220 sedi distaccate di tribunale, confermando così l’iniziale previsione;
- la riduzione e l’accorpamento di 31 tribunali e di 31 procure. Rispetto allo schema di decreto, il Governo ha deciso di mantenere i presidi giudiziari nelle aree ad alta infiltrazione di criminalità organizzata (Caltagirone e Sciacca in Sicilia; Castrovillari cui sarà accorpato il tribunale di Rossano, Lamezia Terme e Paola in Calabria; Cassino cui sarà accorpata la sezione distaccata di Gaeta nel Lazio) e di dotare di un Ufficio di Procura anche il Tribunale di Napoli nord;
- la soppressione di 667 uffici di giudici di pace, mantenendo – rispetto alla previsione iniziale – un giudice di prossimità in sette isole (Ischia, Capri, Lipari, Elba, La Maddalena, Procida, Pantelleria) in modo da consentire anche l’eventuale deposito di atti urgenti in casi di irraggiungibilità della terraferma;
- la ridistribuzione sul territorio del personale amministrativo e dei magistrati restanti, per i quali non sono previsti nè esuberi nè messa in mobilità.
Il Ministro della giustizia Severino ha affermato di aver letto con grande attenzione i pareri del CSM, prevalentemente incentrato su aspetti organizzativi, e delle Commissioni parlamentari, analizzando tutti i profili emersi e di aver registrato posizioni tra di loro diversificate. In piena sintonia col Consiglio dei Ministri, è stato deciso di valorizzare quella che risulta essere invece una comune linea direttrice: il mantenimento di un forte presidio giudiziario nei territori caratterizzati da una significativa presenza della criminalità organizzata.
“Un provvedimento arrogante, assurdo sconvolgente per gli effetti nefasti che farà ricadere sull’intera Sibaritide, vittima della criminalità organizzata nonché già menomata da tagli di servizi e diritti senza precedenti nella storia repubblicana” ha dichiarato il sindaco di Rossano Antoniotti. D’intesa con il Presidente del Consiglio Comunale Vincenzo Scarcello ha convocato per domattina, sabato 11 agosto, alle ore 12:00, presso la delegazione comunale, allo Scalo, una conferenza stampa aperta al pubblico, sulla gravissima questione, alla presenza del deputato Giovanni Dima, del consigliere regionale Giuseppe Caputo, dei consiglieri comunali e dei sindaci del territorio.